Si è svolta questa mattina la partecipatissima assemblea sindacale del personale dei servizi scolastici del Comune di Modena, con oltre 300 lavoratrici/ori presenti, sulla vertenza in atto con l’Amministrazione comunale sulle problematiche dei servizi. I lavoratori hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione del personale.

Nei giorni scorsi i sindacati di categoria Fp/Cgil, Cisl/Fp, Uil/Fpl e Csa avevano inviato una lettera al Comune di Modena in cui si preannunciava l’avvio della procedura dello stato di agitazione del personale, contro scelte non condivise e in aperto contrasto con norme contrattuali.

I Sindacati hanno reso noto stamattina in assemblea a lavoratrici e lavoratori, l’esito negativo dell’incontro di ieri con l’Amministrazione comunale, in quanto le rispettive posizioni sono rimaste distanti sui temi oggetto della vertenza.

Il Comune di Modena, infatti, non chiarisce a tutt’oggi se intende coprire i posti vacanti per insegnanti previsti nella pianta organica della scuola d’infanzia, lasciando il dubbio di voler affidare gradualmente altre scuole dell’infanzia alla Fondazione Cresci@mo. Nodo centrale della discussione è infatti capire quale idea abbia l’Amministrazione sul futuro dei servizi 0/6 del Comune di Modena, domanda alla quale ancora l’Amministrazione non ha risposto.

I sindacati contestano al Comune di Modena la scelta di affidare ad un’agenzia di lavoro interinale l’assunzione del personale educativo a tempo determinato per brevi supplenze, in quanto, oltre a rappresentare un costo maggiore per l’Ente, si contravviene al principio di assunzione temporanea da graduatoria (tutt’ora esistente) formata a seguito di concorso pubblico. Il Comune giustifica il ricorso alle agenzie di lavoro temporaneo con i vincoli previsti dalla riforma Fornero per le assunzioni a tempo determinato (60-90 giorni tra un assunzione e l’altra), vincoli da cui è però al momento esclusa la Pubblica Amministrazione. Inoltre, una circolare del Ministero della Funzione Pubblica chiarisce espressamente che alcuni vincoli sui tempi determinati non si applicano alle scuole gestite dai Comuni proprio per garantire la continuità didattica.

Fp/Cgil, Cisl/Fp Uil/Fpl e Csa contestano la scelta di non sostituire il personale ausiliario ed educativo per il primo giorno di assenza, mettendo in difficoltà la gestione delle attività didattica. Per i sindacati è inoltre eccessiva la burocratizzazione di attività che non attengono alle mansioni primarie dei docenti, gravandoli di troppe attività amministrative.

Inoltre, anche il personale ausiliario è gravato di mansioni educative in assenza dei docenti, mansioni non previste nel proprio ruolo, in quanto gli ausiliari collaborano sì con i docenti, ma sempre in loro presenza.

Infine, altro oggetto della vertenza è la scelta unilaterale del Comune di mettere in ferie d’ufficio il personale docente ed educativo durante l’interruzione del servizio di Natale e Pasqua contravvenendo all’articolo del CCNL Enti Locali che prevede invece la messa in disponibilità del personale. Il Comune invece di affrontare seriamente il tema delle ferie da smaltire durante l’anno per il personale a tempo determinato (la spending review prevede che non possono essere monetizzate le ferie), affronta il problema riducendo i diritti contrattuali anche al personale di ruolo.

Non si può svuotare ulteriormente il CCNL, già impoverito da modifiche legislative varate da precedenti Governi. E’ inaccettabile che anche il Comune di Modena voglia contribuire ad un ulteriore svuotamento del contratto nazionale !

Per tutti questi motivi, dunque, l’assemblea odierna ha dato mandato a proclamare lo stato di agitazione, e, se non si arrivasse durante il tentativo obbligatorio di conciliazione in Prefettura ad una risposta soddisfacente, l’assemblea ha dato altresì mandato a procedere con successive iniziative di lotta.

Inoltre, saranno informate capillarmente le famiglie con distribuzione di volantini sulle ragioni della protesta verso il Comune di Modena, nella logica di salvaguardare l’alta qualità delle nostre scuole comunali (prese ad esempio da molti, anche all’estero) unitamente alle condizioni di lavoro.

(Fp/Cgil Cisl/Fp Uil/Fpl Csa Modena)