“Sarà un happening dalle 10 e mezza di mattina sino alle cinque del pomeriggio, daremo voce agli operai, ai tecnici, ai ricercatori, ai lavoratori e alle lavoratrici di tutti i settori dell’industria, dei servizi e del commercio colpiti dalla crisi” così Donato Pivanti segretario Cgil Modena ha commentato stamattina in conferenza stampa, insieme ai segretari confederali Fiorella Prodi e Vanni Ficcarelli, la manifestazione nazionale della Cgil di sabato 20 ottobre a piazza San Giovanni a Roma “Il lavoro prima di tutto”.
Manifestazione a cui la Cgil di Modena parteciperà con 15 pullman e per Modena parlerà, fra gli altri, una delegata sindacale dell’azienda biomedicale Bellco di Mirandola che porterà una testimonianza sulla crisi insieme ai problemi legati alla ricostruzione nei Comuni colpiti dal terremoto del 20-29 maggio scorsi.
Proprio l’impatto del terremoto sull’economia già toccata dalla crisi, sarà uno dei temi focalizzati nella manifestazione nazionale di sabato 20 ottobre.
“La Cgil ribadisce la sua richiesta di destinare le risorse pubbliche per la ricostruzione solo a privati e industrie che ricostruiscono in loco, o si impegnano con accordi di delocalizzazione produttiva momentanea e contrattata” ha detto Pivanti, aggiungendo che sinora i decreti governativi che si sono succeduti non hanno garantito le tutele per lavoratori e pensionati chieste dai Sindacati.
Prima fra tutti la proroga della sospensione del pagamento dell’Irpef sino alla fine dell’emergenza (giugno 2013) per chi ha perso la casa, il lavoro e deve pagare un affitto. “Chiediamo la stessa sospensione come all’Aquila e al termine dell’emergenza una rateizzazione della restituzione del dovuto”.
Fra i lavoratori che sfileranno in prima fila nella manifestazione Cgil anche gli edili, sicuramente una categoria particolarmente toccata dalla crisi e dalla destrutturazione del settore (si veda il proliferare delle finte partite Iva) ora impegnati nella ricostruzione post-sisma.
“Vogliamo cambiare l’agenda del Governo Monti – ha detto il segretario della Cgil di Modena – le soluzioni adottate stanno contribuendo ad aumentare la disoccupazione, riducono il welfare e il potere d’acquisto delle famiglie. Le persone sono sempre più sole e deboli davanti alla crisi. Diciamo al Governo Monti che i grandi Gruppi industriali come Ilva e Fiat non possono permettersi di fare scelte liberamente mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro nel nostro Paese e aumentando la de-industrializzazione”.
Pivanti ha anche criticato la scelta recente di ridurre le detrazioni fiscali il cui effetto sarà annullato dall’aumento dell’Iva e determinerà un ulteriore impoverimento dei redditi più bassi.
Inaccettabile anche la scelta di tassare gli assegni di accompagnamento per anziani non autosufficienti e invalidi civili che potrebbero subire una ritenuta fiscale almeno del 23%. “Sono misure che comprimono i diritti e le tutele, la Cgil chiede di cambiare passo e cambiare politica” ha detto il segretario Cgil sottolineando come il sindacato non esclude il ricorso anche allo sciopero generale.
Il Governo Monti non sta facendo niente per ridurre la disoccupazione che anzi sta aumentando, a livelli senza precedenti anche nella nostra provincia. A breve saranno resi noti dati ufficiali, ma la Cgil paventa un aumento della disoccupazione al 12%, comprendendovi anche gli scoraggiati e i lavoratori in cassa integrazione di lunga durata con meno speranza di rientrare al lavoro. Inoltre, oltre l’80% dei nuovi avviamenti al lavoro a Modena nei primi mesi del 2012 è stato con contratti a tempo determinato e/o precari.
“Occorre dare speranza al Paese, ai giovani, e per questo chiediamo un’inversione nella politica del Governo Monti, che recuperi risorse attraverso la patrimoniale, intensifichi la lotta all’evasione fiscale e faccia politiche industriali basate su investimenti in ricerca, innovazione, welfare, scuola, nuove tecnologie, risparmio energetico” ha aggiunto Pivanti. “Il Presidente del Consiglio ha uno stile sobrio, ma la sua politica NO! E’ una politica molto dura, sbagliata e recessiva”, ha aggiunto sostenendo come anche sul tavolo di confronto sulla produttività la Cgil non accetterà condizioni di riduzione dei diritti dei lavoratori e non subirà un nuovo accordo separato.
La Cgil di Modena organizza pullman per partecipare alla manifestazione a Roma sabato 20 ottobre, in partenza da Modena, Carpi, Sassuolo, Vignola, Pavullo, Castelfranco Emilia, Mirandola. Per prenotarsi contattare le sedi sindacali. Orari e partenze anche su www.cgilmodena.it.