“Parte l’iter ministeriale della Cispadana, ma i Comuni non hanno tecnici liberi per fare le valutazioni. In Regione forse non si sono accorti che nella bassa c’è stato il terremoto.” È questo l’ironico commento del capogruppo mirandolese Antonio Platis.
“Da un lato vengo assunti 161 dipendenti in più per permettere di sbrigare le migliaia di pratiche degli uffici tecnici, dall’altro viene chiesto di ‘dirottare’ risorse umane per formulare entro 60 giorni le valutazioni sul progetto Cispadana. Una vera follia, la priorità – incalza l’esponente PDL – è far ripartire l’economia e vagliare le pratiche per ricostruire case e capannoni. Fra sei mesi potrebbero esserci le condizioni per esaminare il progetto. Il PDL – spiega Platis – vuole fortemente questa opera, ma va realizzata con criterio, prendendo il giusto tempo per esaminare il progetto, anche alla luce del sisma”.
“È bene ricordare – precisa Platis – che tutti i comuni dell’Unione Area Nord si erano pubblicamente impegnati a “mettersi di traverso” se non fossero state accolte tutte le loro richieste. Le varianti di San Possidonio, uno dei più piccoli comuni dell’unione, sono state rigettate dalla Regione. Faranno veramente quadrato gli altri 8 sindaci o preverranno gli interessi di parte?”
(Antonio Platis, Capogruppo PDL Mirandola)