E’ accaduto martedì 25 settembre a Bibbiano, davanti ad una sala gremita di cittadini tredicenni. L’ex PM milanese, tra gli indiscussi protagonisti dei processi di “mani pulite” e altri procedimenti giudiziari che hanno occupato pagine e pagine di quotidiani nazionali ed internazionali, si è confrontato con gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” del comune della Val d’Enza. I ragazzi hanno, così, avuto modo di partecipare ad un’insolita lezione, che di lezione aveva ben poco in realtà. Si è trattato, piuttosto, di un racconto, di un confronto, di un tavolo di discussione aperto ad ogni personalissimo contributo.
Colombo viene accolto dall’Assessore alla Cultura, Luigi Arduini, e dal Vice-Sindaco del Comune di Bibbiano, Emillo Catellani, che lo introduce ai ragazzi non nascondendo una certa emozione. “Avere regole chiare e definite – dice Catellani – è necessità fondante di una comunità. Rispettarle è fondamentale. Ancora di più lo è oggi, nella pesante situazione in cui ci troviamo”. Poi l’ex magistrato inizia il suo dialogo con i ragazzi, che tratta come suoi pari, com’è giusto che sia.
Gira tra le fila di studenti, attenti e incuriositi, rivolgendosi loro con autorevole rispetto.
Fa domande, invita alla partecipazione, non vuole salire in cattedra, Colombo. Si capisce benissimo che intende fare, di questo incontro, un momento di crescita per tutti. Stimola, incalza, propone, senza mai suggerire risposte, che devono determinarsi in modo autonomo, tra cittadini liberi e consapevoli, anche se hanno solo tredici anni.
E il tema della libertà non viene mai abbandonato. “La libertà vuole le regole”. Strano, a un orecchio tredicenne. Ma lui continua “senza regole non può esistere libertà, perchè regola significa devi, ma significa anche puoi. I diritti si fondano sulle regole. Le imposizioni e le limitazioni esistono per permetterci di scoprire che esistono le possibilità. Tutto sta nella capacità di scelta degli individui. E per scegliere, occorre sapere, conoscere”. I ragazzi lo comprendono e lui si mostra soddisfatto. Lascia la platea con un invito: “Esiste un solo ostacolo al raggiungimento dello stato di libertà personale: la fatica. Non lasciate che la fatica prenda il sopravvento su di voi. Perché voi, più di tutti, siete responsabili del vostro futuro, della vostra libertà, della vostra capacità di fare delle regole garanzia dei vostri diritti”.
Concetto sottolineato anche dal Sindaco, Sandro Venturelli, che non ha voluto mancare a questo particolare incontro.
I ragazzi lasciano la sala non prima di porgere uno spontaneo ringraziamento al loro insolito cicerone.
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