“Il Novi Park è un’importantissima infrastruttura, la cui realizzazione è stata affidata, dopo una gara europea, al gruppo di imprese che ha presentato l’offerta migliore. La convenzione stipulata prevede un monitoraggio costante, ogni due mesi, degli incassi della società assegnataria, con la possibilità, nel caso fossero più elevati del previsto, di aumentare il canone di concessione che spetta al Comune”. Lo ha detto in Consiglio comunale l’assessore al Centro storico e alla sosta Daniele Sitta, rispondendo a due interrogazioni, poi trasformate in un’unica interpellanza, presentate in aula dai consiglieri del Pdl Luigia Santoro e Adolfo Morandi.

“Il Novi Park indebita le generazioni future in quanto il Comune rinuncia per 40 anni agli incassi dei parcometri”, ha detto Santoro, chiedendo di conoscere “quali siano gli incassi annuali previsti dopo l’attuazione del nuovo piano sosta e quali siano stati quelli del 2011”. Santoro ha anche ricordato che “sono stati venduti solo 80 posti auto su 350 a disposizione per la vendita, nonostante tutte le agevolazioni per gli acquirenti”.

Il consigliere Morandi ha aggiunto: “Questa società privata, Modena Parcheggi, gestisce la sosta a pagamento già dal primo novembre 2008. Mi chiedo come intenda la Giunta monitorare la gestione degli incassi e delle sanzioni, a quanto ammonta il mancato introito degli anni passati e l’introito previsionale per i prossimi, e se sia prevista una revisione della convenzione, facendo corrispondere a maggiori introiti per Modena Parcheggi un maggior corrispettivo per il Comune”.

L’assessore ha precisato che: “Le politiche di parcheggio e le tariffe le decide il Consiglio comunale, la gestione invece l’abbiamo privatizzata perché non avevamo a disposizione i 35 milioni di euro necessari a realizzare l’opera. Mi chiedo – ha aggiunto Sitta – se l’opposizione abbia pensato a quali altre opere pubbliche avremmo dovuto rinunciare per costruire direttamente noi il parcheggio. Certamente nel piano sosta ci sono cose da migliorare, e lo faremo dopo un primo periodo di rodaggio”.

Sitta ha spiegato che: “Oggi l’Amministrazione ricava ogni anno 205mila euro di canone di concessione, mentre dai parcometri ne incassavamo circa 400 mila. La differenza è compensata da due fattori: non è più a nostro carico la manutenzione del parco e dell’anello di asfalto, e ci saranno maggiori introiti delle sanzioni, che saranno comunque incassate dal Comune, tranne un dieci per cento che andrà a Modena Parcheggi. Il Novi Park è un’opera straordinaria – ha concluso – della quale dovrebbe essere orgoglioso anche il Consiglio comunale. Invece l’opposizione si limita a polemichette sterili e di poco conto, che si potrebbero evitare con un minimo di impegno nello studiare la documentazione formale”.

La consigliera Santoro ha replicato ricordando: “Non tutti i cittadini sono soddisfatti. Hanno espresso dure critiche sia le associazioni ambientaliste come Italia Nostra, sia il Codacons. Ci sarà un aggravio dei costi per chi desidera parcheggiare, ci sono violazioni del codice della strada nella misura in cui non sono stati lasciati abbastanza parcheggi gratuiti. Modena parcheggi avrà grandi introiti per 39 anni, da tutta la sosta a pagamento. Con delle semplici stime ho calcolato che il parcheggio darà ricavi per circa 864 mila euro l’anno, con i quali in circa 20 anni si sarebbe pagata la realizzazione dell’opera, mentre con i ricavi dei parcometri avremmo potuto pagare gli interessi. La verità – ha concluso Santoro – è che tra i soci di Modena Parcheggi ci sono delle cooperative alle quali il Comune deve rendere conto. Se così non fosse si sarebbero fatte scelte più vantaggiose per i cittadini”.

Adolfo Morandi nella propria replica si è detto “non soddisfatto” perché “l’assessore ha usato gran parte del tempo per celebrare il risultato ottenuto e non per dare le risposte richieste. La convenzione – ha precisato – prevede una revisione in caso cambiassero le tariffe o aumentasse il numero di posti auto a pagamento, ma che accadrebbe se ci fossero introiti maggiori del previsto dai parcheggi esistenti? Continueremo a controllare nei prossimi anni – ha concluso Morandi – per ora non credo che la città possa dirsi soddisfatta”.

L’assessore Sitta ha precisato che “il Comune potrà rivedere la convenzione con Modena Parcheggi e chiedere un canone di concessione più alto anche nel caso in cui i parcheggi già esistenti dessero ricavi maggiori del previsto. Il parcheggio ci ha dato anche l’occasione di valorizzare un patrimonio archeologico”.

IL DIBATTITO SU COSTI E RICAVI DEL NOVI PARK

Numerosi interventi dei consiglieri a seguito dell’interpellanza di Morandi e Santoro (Pdl) all’assessore Sitta sui proventi del Novi Park e dei parcheggi a pagamento

L’interpellanza presentata dai consiglieri Pdl Luigia Santoro e Adolfo Morandi all’assessore Sitta sul tema del piano sosta e sugli incassi derivanti dalla sosta a pagamento e dal parcheggio Novi Park ha dato vita a un lungo dibattito in Consiglio comunale.

Per il Partito Democratico, Ingrid Caporioni ha parlato di “lungimiranza dell’Amministrazione, che è riuscita a realizzare un’opera che guarda al futuro, nonostante il momento di crisi. Si tratta – ha detto – di un progetto importante per valorizzare il centro storico e favorire le famiglie anche non abbienti che scelgono di risiedervi”. William Garagnani ha affermato: “Il Comune non avrebbe potuto realizzare quest’opera da solo. In questo modo, abbiamo dato alle auto che desiderano parcheggiare vicino al centro un’unica destinazione precisa, evitando giri viziosi”. Garagnani ha ricordato anche che “gli scavi hanno permesso una delle più grandi campagne archeologiche della storia della nostra città”. Per Stefano Prampolini “certamente dovranno cambiare alcune abitudini dei modenesi e servirà un periodo di assestamento. Ora però abbiamo un grande parcheggio che, oltre a trovarsi a soli 500 metri dalla Ghirlandina, serve anche il mercato del lunedì. Il Comune – ha concluso – non avrebbe potuto realizzare il parcheggio direttamente con denaro pubblico, a meno di tralasciare altre priorità”. Cinzia Cornia ha definito le interrogazioni dei colleghi dell’opposizione “da paesani provincialotti, perché nelle più grandi metropoli del mondo certamente non si parcheggia in centro. I privati che hanno investito nel Novi Park hanno anche dato lavoro a molti operai. E inoltre – ha concluso – il centrodestra non può invocare le convenzioni con operatori privati negli asili e nei servizi sociali e rifiutarle totalmente sui parcheggi. Anche in questo caso ci sarà comunque una governance pubblica della qualità e delle tariffe”. Paolo Trande ha parlato di “obiettivi da città europea: pedonalizzare il centro storico, favorire la mobilità sostenibile. Questa modalità di realizzazione con il project financing era l’unica possibile, con le risorse disponibili. Ora – ha detto – la vera sfida è accompagnare questo piano e realizzare anche gli altri obiettivi, come pedonalizzare piazza Roma e Sant’Agostino”.

Per il Pdl, Michele Barcaiuolo ha detto: “L’assessore definisce ridicola la nostra opposizione, ma quello che io trovo ridicolo e pericoloso è proprio questo piano sosta. Ne avete rimandato l’avvio e piano piano lo state limando: se andassimo a guardare gli atti, le interrogazioni e gli ordini del giorno dell’opposizione si vedrebbe che in realtà state accogliendo alcune delle nostre obiezioni, per esempio su agevolazioni e abbonamenti. Io comunque – ha concluso – non avrei mai permesso che i ricavi dei parcheggi a pagamento andassero a un privato”. Andrea Galli ha ricordato che “il centrodestra ha sempre chiesto parcheggi per il centro e per la città, ma questa è una risposta che ci lascia perplessi. Non è vero – ha detto – che non ci fossero alternative: bastava fare un onesto piano di investimento pluriennale, con rate di ammortamento annuo, che sarebbero state pagate dai proventi del parcheggio. È un’operazione che si poteva fare senza pesare sulle casse comunali. Infatti vi siete ben guardati dal presentare questa operazione a ridosso delle elezioni, perché la città non la capisce”. Sandro Bellei ha dichiarato: “Se non ci si poteva permettere il maxiparcheggio si poteva fare più piccolo o non farlo. Investire i soldi di almeno due generazioni di cittadini non mi sembra giusto. Per rilanciare il centro storico c’erano altri mezzi, sarebbe servito un vero parcheggio in centro, per esempio sotto piazza Matteotti. Inoltre sono state fatte sparire le strisce bianche, ma non credo che il Codice della strada lo consenta”.

Sandra Poppi, Modena5stelle-beppegrillo.it, ha espresso delusione per il parco archeologico realizzato: “Ha un’aria molto finta mentre gli scavi originari erano molto più emozionanti”. Ha inoltre dichiarato: “Io e i cittadini che penso di rappresentare abbiamo un’idea di città tutta diversa. Un enorme parcheggio così vicino al centro storico non ha nulla di ecologico e non eliminerà né il traffico né l’inquinamento”.

Nella replica finale, l’assessore Sitta ha ribadito che “a conti fatti, dato che riscuoteremo la concessione e avremo un risparmio sul personale per elevare le sanzioni ed effettuare la manutenzione dell’area del Novi Sad, il Comune non avrà nessun danno economico. A Modena, il centrodestra ha sempre chiesto parcheggi. Ora li abbiamo fatti e abbiamo risolto un problema: dal Novi Park si potranno prendere navette e bici per arrivare in ogni punto del centro”. L’assessore ha espresso soddisfazione per il progetto del parco archeologico, ha ricordato che “le tariffe sono le più vantaggiose tra tutti i parcheggi sotterranei dell’Emilia-Romagna” e che “dal 7 gennaio renderemo definitivamente pedonale piazza Sant’Agostino e tra un anno speriamo di fare lo stesso con piazza Roma”.