“Le giustificazioni del PD contro l’istituzione di una ‘no tax area’ nei territori colpiti dal sisma sono risibili, pregiudiziali ed incomprensibili. Ancora più inspiegabili dopo via libera del Governo ottenuto grazie all’ordine del giorno presentato alla Camera dall’Onorevole Isabella Bertolini. La ‘no tax area’ trova favorevoli la maggior parte dei sindaci dei comuni colpiti dal sisma, è stata votata all’unanimità in Comune a Carpi ed è richiesta dalle associazioni di categoria. Perché non si vuole nemmeno fare la richiesta all’Europa? Nella mozione che ho presentato, che sarà discussa questa settimana in Regione, si chiede proprio di far partire la procedura per istituirla. Dire “niet” a priori è miope e rischia di fare parecchi danni ad una zona già duramente colpita”.
Lo ha affermato il Consigliere regionale Andrea Leoni autore della mozione presentata all’Assemblea legislativa regionale che sarà discussa mercoledì prossimo, nella quale si chiede al Presidente Errani di far partire nei confronti dell’Europa la procedura per l’istituzione di una ‘No Tax area’ per le zone colpite dal terremoto del 20 e del 29 maggio scorso.
“Dire di no preventivamente alla formulazione di tale richiesta adducendo la spiegazione che tanto l’Europa non la concederà, è sbagliato oltre che pregiudiziale. Ricordo a chi a sinistra paventa eventuali defiscalizzazione a pioggia che nulla vieta di applicare una ‘no tax area’ selettiva ovvero solo a favore di chi ha avuto danni. Una ‘no tax area’ selettiva non andrebbe ad incidere in negativo con altre misure di sostegno che sono state e che verranno prese. La ‘no tax area’ è un’opzione seria che vale la pena di essere perseguita. Scegliere come fa il Presidente Errani la strada del no anticipato ci porta in un vicolo cieco che rende ancora più complicata la tortuosa via della ricostruzione. Abbiamo sempre solo fatto proposte per il bene dei territori colpiti e ci siamo mossi nell’interesse esclusivo dei cittadini. La nostra disponibilità al confronto è stata dimostrata nei fatti. Abbiamo riconosciuto le cose fatte bene e sorvolato su quelle che non ci hanno convinto perché in certi momenti, come quello di un terremoto, non ci si può dividere per colori politici. Per questo ci saremmo aspettati una volontà di coinvolgimento in un comune disegno strategico per far ripartire i nostri territori. Purtroppo non è avvenuto. Si approvi la mozione che ho presentato e si faccia partire la richiesta alla UE. Non vogliamo meriti ma dare uno strumento in più a chi non vuole mollare. Il Presidente Errani non si assuma la grave responsabilità di precludere una possibilità così importante per chi ha avuto danni”.