Dal prossimo 27 luglio, i 61 lavoratori ex dipendenti della Cnh di Imola che a suo tempo, pur di non perdere il posto di lavoro dopo la chiusura dello stabilimento, accettarono il trasferimento nei due stabilimenti del gruppo Fiat di Modena, rischiano si trovarsi senza il servizio di navetta aziendale.
Per evitare ulteriori disagi ai lavoratori coinvolti, Giovanni Favia (Mov5stelle) ha presentato una risoluzione nella quale impegna la Giunta regionale a chiedere ufficialmente al Gruppo Fiat Industrial la continuazione della trattativa in corso e la sospensione, nell’immediato, del provvedimento di soppressione della navetta.
Considerato che in un primo incontro in Regione, il 10 luglio scorso, al quale erano presenti anche le organizzazioni sindacali, la Provincia di Bologna e il Comune di Imola, l’azienda “non ha escluso di poter contribuire economicamente di fronte ad un servizio organizzato dalle istituzioni”, nel documento si impegna inoltre l’esecutivo regionale a garantire la propria presenza negli incontri con l’azienda, i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali fino alla soluzione del problema, assicurando un proprio contributo economico di compartecipazione con gli altri soggetti interessati e a verificare nel prosieguo della trattativa la possibilità di unire i lavoratori interessati su un turno solo, oltre l’orario centrale.
“Per i 61 lavoratori coinvolti – sottolinea Favia – si tratta di un problema grave se si considera che la spesa di 150 euro settimanali per utilizzare il mezzo privato non è compatibile con il loro livello reddituale ed inoltre porta ad assumersi un rischio significativo di incidenti stradali collegati alle situazioni di stanchezza in cui si effettuerebbe il viaggio”. Di contro, a sostegno della sua richiesta il consigliere fa presente che “il contributo che verrebbe erogato dalla Regione, a fronte di un coinvolgimento analogo delle altre parti, per la salvaguardia di 61 posti di lavoro, sarebbe di poche decine di migliaria di euro (l’equivalente del costo di un’auto blu)”.