Domenica 8 luglio a Carpi verrà ricordato il 68° anniversario dell’eccidio dei 67 prigionieri prelevati dal Campo di concentramento di Fossoli e fucilati dai nazisti al Poligono di tiro di Cibeno il 12 luglio 1944. Le celebrazioni si terranno sul luogo dell’eccidio, a partire dalle ore 10.30: saranno presenti il Sindaco Enrico Campedelli e le autorità cittadine, mentre il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini pronuncerà il discorso ufficiale. La cerimonia sarà accompagnata dalla Banda cittadina. In caso di maltempo i discorsi si terranno nel salone della parrocchia di Sant’Agata, a Cibeno.
L’iniziativa è promossa da Comune, Fondazione ex Campo Fossoli, Aned, Comitato per la memoria.
L’eccidio di Cibeno
La sera dell’11 luglio 1944, il sottufficiale delle SS Haage legge l’elenco dei 70 prigionieri del campo di Fossoli destinati “al trasferimento al nord”. Il mattino seguente tre autocarri, in tre scaglioni, portano invece i prigionieri al Poligono di tiro di Cibeno dove, pare per rappresaglia (ma i motivi veri dell’eccidio non sono mai stati chiariti) saranno fucilati il giorno successivo. Due condannati riescono a fuggire. Un altro prigioniero è graziato sul luogo dell’esecuzione. Quasi un anno dopo, il 17 e 18 maggio 1945, vengono esumati i cadaveri delle vittime dell’eccidio, riconosciute o dai parenti o grazie ai documenti che portavano addosso. A Cibeno furono uccise persone di tutte le età e condizioni sociali, di 27 differenti province italiane: un gruppo di fucilati, proveniente soprattutto dal milanese, aveva alle spalle esperienze politiche significative e di diversa matrice.