Interconnessioni “intelligenti” per migliorare il servizio: avviate la posa di una condotta fognaria tra Cavidole e San Donnino e di una nuova dorsale per l’acquedotto. Con la tecnica no-dig, i lavori non interromperanno la circolazione sulla Vignolese.
Reti idriche interconnesse per migliorare il servizio
Lavori in corso per realizzare importanti collegamenti tra le reti idriche di Modena e Castelnuovo Rangone. Gli interventi, che si stanno svolgendo contestualmente nell’area di confine tra i due Comuni, riguardano la posa di una condotta che convoglierà le acque reflue delle frazioni di Cavidole e San Lorenzo al depuratore di San Damaso e la realizzazione del primo stralcio della nuova dorsale idrica “Nord-Sud”, che collegherà l’acquedotto di San Donnino alla centrale di Castelnuovo Rangone. Queste importanti opere pubbliche hanno l’obiettivo di interconnettere le reti idriche in modo “intelligente”, per garantire una migliore gestione del servizio.
Depurazione: migliora la qualità del servizio per oltre 300 abitanti
È iniziato in questi giorni l’intervento per potenziare la rete fognaria tra Cavidole e San Donnino. Con quest’opera Hera migliorerà la gestione del sistema depurativo, garantendo il trattamento più efficace delle acque di scarico e maggiore efficienza dell’infrastruttura. L’intervento riguarda il collegamento della rete fognaria di Cavidole e San Lorenzo, frazioni di Castelnuovo in cui risiedono complessivamente circa 300 abitanti, con quella di San Donnino, nel Comune di Modena. La conclusione delle attività è prevista entro la fine dell’estate. Da quella data sarà possibile convogliare al depuratore biologico di San Damaso le acque reflue che attualmente affluiscono, dopo un trattamento di tipo primario, nel canale San Pietro. Evidenti gli obiettivi dell’intervento: migliorare il trattamento degli scarichi e permettere il risanamento del canale razionalizzando la rete e lo sfruttamento degli impianti già attivi.
1,7 km di nuova rete fognaria con intervento no-dig verso il depuratore di San Damaso
La condotta in corso di realizzazione è lunga circa 1,7 km e la sua posa rappresenta uno dei principali investimenti sulle fognature tra quelli programmati nella pianificazione d’ambito di Modena. Lungo il percorso tra Cavidole e San Donnino, la nuova tubazione in PVC, del diametro di 30 centimetri, attraverserà il canale San Pietro e la Strada Provinciale Vignolese. Grazie all’utilizzo della tecnica no-dig, che letteralmente significa “senza scavo”, in questa fase dell’intervento non vi sarà alcuna interruzione del traffico veicolare, perché la condotta sarà spinta circa 2 metri sotto il manto stradale con l’uso di specifiche apparecchiature. L’operazione di inserimento vero e proprio della condotta, è in corso. Nel periodo in cui i lavori si svolgeranno, invece, a ridosso della ciclabile, sarà possibile un temporaneo restringimento della pista. Il collegamento alla rete di San Donnino sarà effettuato all’altezza di via della Genziana.
Benefici: qualità ambientale e supporto allo sviluppo urbano
Garantire minore impatto ambientale e un’infrastruttura in grado di supportare eventuali sviluppi urbani futuri. Questi i benefici che verranno da un sistema fognario e depurativo più equilibrato. Gli scarichi di Cavidole e San Lorenzo, attualmente, afferiscono nel canale San Pietro dopo un trattamento di tipo primario. Quando la rete sarà collegata a quella di San Donnino, confluiranno nel più tecnologico impianto di San Damaso, dove subiranno uno specifico trattamento biologico prima di essere restituiti all’ambiente. L’impianto di depurazione biologica di San Damaso è in grado di abbattere, con consumi energetici ridotti, oltre il 90% dei principali inquinanti presenti nei reflui urbani
Nasce una nuova dorsale idrica per una rete “intelligente”
Contestualmente e in sinergia con la posa della condotta fognaria, i tecnici Hera stanno realizzando nella stessa area un estendimento della rete acquedottistica. L’intervento comporta la posa di una seconda condotta, di circa 30 cm di diametro, per una lunghezza di 1,6 Km. Questa tubazione costituisce il primo stralcio di una nuova dorsale idrica “Nord-Sud”, che collegherà l’impianto acquedottistico di San Donnino alla centrale di Castelnuovo Rangone. L’intervento fa parte di un programma più generale di rinnovi, potenziamenti e interconnessioni delle reti. L’obiettivo è rinforzare le infrastrutture esistenti creando reti “intelligenti”, che consentano una gestione ottimale della risorsa su larga scala, per esempio garantendo la possibilità di trasportare l’acqua da un’area territoriale all’atra quando serve e dove serve. La condotta sarà posata a margine della ciclabile. In questa prima fase dell’intervento non è previsto l’attraversamento della Vignolese.