Nell’ambito del progetto europeo SRAP, Prevenzione delle Dipendenze nelle comunità Rom e Sinte, mercoledì 20 giugno alle 9,30 nella sala Anziani di Palazzo d’Accursio si tiene la tavola rotonda “Un’Italia che non conosco. Rom e Sinti a Bologna: salute, casa, cultura “.

Interverranno: l’assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli,il presidente del quartiere Navile Daniele Ara, la presidente del quartiere Savena Virginia Gieri, il presidente del quartiere Borgo Panigale Nicola de Filippo.

L’obiettivo generale del progetto è quello di affrontare la prevenzione della dipendenza da sostanze legali e illegali tra i giovani nomadi, tra gli 11-24 anni.

Gli obiettivi specifici del progetto sono:

1. migliorare e scambiare in Europa la conoscenza dei comportamenti e delle pratiche dei giovani Rom legate all’uso di sostanze e i fattori determinanti che incidono su questo uso, effettuando una ricerca azione in tutti i paesi partner

2. rafforzare le competenze di prevenzione dei giovani Rom e migliorare l’approccio interculturale alla salute

3. sensibilizzare il settore della sanità pubblica e della società civile alle esigenze distinte di giovani Rom e promuovere l’inserimento delle loro esigenze negli interveniti e nelle politiche in materia di salute e di prevenzione; promuovere l’inclusione di questo tema anche nei programmi di ricerca e l’adozione di approcci basati su dati nelle politiche di mainstream

I risultati attesi del progetto sono:

1. Una migliore comprensione della dipendenza tra i giovani Rom, quali sono le condizioni che portano al consumo e le caratteristiche di questo consumo. Questa conoscenza sarà scambiata e diffusa negli Stati membri dell’UE e alle competenti strutture della Commissione europea

2. Una metodologia di intervento trasferibile e validata sulla base dei bisogni dei giovani Rom coinvolti nel progetto, sarà disponibile per operatori e strutture in Europa che operano nel campo della salute e della dipendenza

3. Un pool di operatori sanitari in grado di relazionarsi con i giovani Rom e fornire informazioni sulla salute e la dipendenza dei servizi e su come accedere e utilizzare tali servizi.

4. Coinvolgimento dei giovani Rom in azioni di prevenzione e loro maggiore consapevolezza degli effetti negativi dell’uso / abuso di sostanze.

5. Aumento della conoscenza da parte dei giovani Rom sui servizi sanitari, che cosa possono fare, come possono essere accessibili e utilizzabili

6. Una rete europea impegnata a lavorare sulla prevenzione delle tossicodipendenze e la riduzione del danno tra i giovani Rom

7. Presentazione del tema del consumo di sostanze e della prevenzione tra le comunità Rom ai responsabili politici e decisionali nei settori della salute, della dipendenza, della ricerca.

Consideriamo che importanti indicatori di riuscita del progetto saranno:

1. La partecipazione efficace e pro-attiva sia di giovani Rom, sia del personale sanitario alle azioni di SRAP

2. Lo scambio efficace di informazioni e conoscenze e una maggior fiducia tra giovani Rom e le istituzioni

Nota: nel il progetto verrà utilizzato il termine ‘Rom’ per questioni di brevità, teniamo comunque a sottolineare che il progetto riconosce la grande diversità all’interno delle diverse comunità presenti in Europa (Rom, Sinti, nomadi, Kalé, Gitan, Manouches, ecc). Il progetto affronterà tutta la comunità dei Rom senza distinzione di lingua, cultura, storia, religione, educazione.

Beneficiari del progetto

1. Comunità Rom

Tenendo conto delle caratteristiche della popolazione Rom, gli elementi emersi dalle ricerche disponibili e la nostra esperienza, il progetto lavorerà con i giovani Rom di età compresa tra gli 11 e i 25 anni.

Il progetto sarà principalmente focalizzato sui giovani Rom che non presentano problemi di dipendenza.

Tuttavia, non sarà possibile escludere chiaramente persone che già usano sostanze, in questo caso il progetto sosterrà il loro accesso ai servizi sanitari, ma non metterà a punto un intervento specifico della riduzione del danno.

I partner discuteranno la possibilità di dividere questo gruppo in sottogruppi in base alle caratteristiche rilevanti con diverse azioni:

– Per età: ad esempio azioni distinte per bambini e giovani (anni 11-14, 15-18, 18-24), bambini di strada …

– Di contenuto: ad esempio workshop distinti per il lavoro di prevenzione in materia di dipendenza da droghe, alcool, nicotina …

La ricerca-azione valuterà se è necessario differenziare le attività sulla base di diversi sotto-gruppi al fine di raggiungere l’obiettivo del progetto.

2.Gli operatori in ambito sanitario

Emergenza / prevenzione: gli operatori sanitari dei dipartimenti di emergenza

Prevenzione / trattamento: gli operatori dei servizi per le dipendenze

Prevenzione / informazioni: medici di base

I beneficiari indiretti sono: le famiglie e le comunità Rom; le comunità locali, le associazioni e le ONG che lavorano con i Rom a livello locale ed europeo, le autorità locali responsabili della politica sanitaria e sociale e di pianificazione, le autorità nazionali, forze di polizia.

Questi beneficiari diretti e indiretti saranno coinvolti in SRAP attraverso la costituzione di Comitati locali di stakeholder, che accompagneranno il progresso di tutto il progetto.

Piano di lavoro

Durata del progetto: 36 mesi (luglio 2010 – giugno 2013)

Fase 1 – COORDINAMENTO DEL PROGETTO

Durata: 36 mesi (luglio 2010 – giugno 2013)

Fase 2 – DISSEMINAZIONE

Durata: 35 mesi; (agosto 2010 – giugno 2013).

Fase 3 – VALUTAZIONE DEL PROGETTO

Durata: 36 mesi (luglio 2010 – giugno 2013)

Fase 4 – RICERCA AZIONE

Durata: 15 mesi (agosto 2010 – ottobre 2011)

La ricerca-azione sarà effettuata in tutti i paesi partner con gli stessi obiettivi, metodologia e strumenti, al fine di raccogliere dati comparabili.

L’obiettivo è valutare le conoscenze, le pratiche e gli atteggiamenti dei giovani Rom e delle loro famiglie in relazione all’uso di sostanze che provocano assuefazione, le loro conoscenze rispetto all’accesso ai servizi sanitari e identificare i fattori che determinano l’uso di sostanze.

Ricerca-azione è anche l’intervento più appropriato per il target del progetto: l’obiettivo di migliorare le nostre conoscenze, ma anche di coinvolgere direttamente i beneficiari dell’azione, al fine di sviluppare un concreto intervento sulla realtà che viene analizzata. Attraverso il rapporto continuo e lo scambio di conoscenze, esperienza e fiducia, sarà possibile acquisire gradualmente le conoscenze, ma anche attuare il cambiamento.

Il Comune di Bologna sarà il responsabile generale responsabile dell’azione e sarà supportato da esperti in ricerca-azione e Rom. Gli esperti progetteranno la ricerca-azione, sceglieranno il metodo più appropriato e gli strumenti e il protocollo di studio sulla base delle domande di ricerca che abbiamo identificato, assicureranno la comparabilità degli studi in tutti i paesi,.

Fase 5 – INTERVENTI DI PREVENZIONE DELL’USO PRECOCE DI SOSTANZE

Durata: 23 mesi (marzo 2011 – febbraio 2013)

Il pacchetto di lavoro svilupperà e validerà un intervento per la prevenzione del consumo di droga precoce e la riduzione dei consumi.

Useremo un approccio basato sulle competenze trasversali e di vita, bilanciando le azioni di semplice informazione sulle sostanze con la possibilità di sviluppare i valori e le competenze dei giovani Rom che consentano la loro crescita equilibrata.

Fase 6 – POTENZIAMENTO DELLA CAPACITA’ DEI SERVIZI SANITARI E DI PREVENZIONE

Durata: 20 mesi (agosto 2011 – aprile 2013)

L’obiettivo è di sviluppare e implementare un metodo per rafforzare la capacità dei servizi sanitari di lavorare con il gruppo di destinatari e di facilitare l’accesso ai servizi sanitari e la dipendenza da parte dei giovani Rom. Useremo l’approccio inter-culturale per colmare il divario tra la comunità Rom e il settore sanitario. Intendiamo incoraggiare i giovani Rom ad utilizzare i servizi sanitari esistenti, i servizi per la dipendenza e i servizi sociali e promuoveremo l’inserimento delle esigenze dei Rom nella pratica tradizionale in materia di prevenzione delle tossicodipendenze.

Il progetto realizzerà azioni di sensibilizzazione e azioni di informazione con il coinvolgimento di Rom e di esperti in medicina delle migrazioni e della povertà.