Dall’aumento esponenziale del consumo di stupefacenti, avuto riguardo ai giovani dimoranti nei comuni della prima montagna reggiana, prende spunto la pregevole attività condotta dai carabinieri della Stazione di Carpineti che partendo proprio da questo dato oggettivo, e dalla discreta ma attenta vigilanza su questi ragazzi, sono arrivati all’arresto di un commerciante reggiano.
I militari di Carpineti hanno infatti arrestato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un insospettabile, in quanto incensurato, commerciante reggiano 38enne residente a Reggio Emilia, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana, titolare dell’inchiesta.
Alla base dell’operazione vi sono state “semplici” constatazioni rilevate dai carabinieri di Carpineti nel corso dell’attività di controllo del territorio. Constatazioni quelle dei militari che condivise dalla Procura hanno visto quest’ultima emettere un decreto di perquisizione eseguito ieri dai Carabinieri di Carpineti. Raggiunto presso l’attività commerciale ieri mattina, l’uomo ha consegnato spontaneamente, prelevandoli dal marsupio, una decina di grammi di hascisc per poi andare con i militari presso la sua abitazione dove, con altrettanta collaborazione, ha consegnato spontaneamente circa 3 etti di hascisc suddivisi in 7 confezioni. Lo stupefacente, unitamente ad un bilancino e la somma di 500 euro ritenuta provento dello spaccio, è stato sequestrato. Alla luce di quanto accertato l’uomo è stato tratto in arresto ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. 309/90 (detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio). Questa mattina l’uomo è comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia che ha convalidato l’arresto.