Oggi il segretario Alfano e il Presidente Berlusconi hanno dimostrato che il PdL c’è, che ha un’idea da proporre, e che il partito ha forze e risorse per rinascere, e proporre un’idea di Stato e di partecipazione alla vita politica. Il presidenzialismo, messo in campo oggi, ancora una volta detta l’agenda politica dei prossimi mesi sul fronte delle riforme costituzionali, mentre l’idea del segretario Alfano di fare primarie sia per la premiership alle prossime elezioni, che sul programma da proporre all’elettorato, è un modo di tornare fra la gente, e allargare la base di partecipazione, uscendo dalle logiche oligarchiche, necessarie quando nasce una nuova forza politica, ma a tempo, se si vuole che il partito sopravviva ai suoi protagonisti, e si radichi nel territorio. E ancora più positivo è il giudizio sulle frasi del Presidente Berlusconi sul PdL: non si dissolve, ne si divide. Ecco: Berlusconi e Alfano hanno indicato la giusta road map, per rinnovare e costruire il PdL. Ora tocca a chi lavora sul territorio, costruire dal basso un partito per dare un segnale a tutto quel mondo dei moderati che non è andato a votare. Oggi il PdL ha ricordato che c’è e vuole riconquistare il suo elettorato.
(Luca Ghelfi, Portavoce Popolo della Libertà – Modena)