Il sisma che ha così duramente colpito, nella nostra provincia i comuni della bassa modenese e soprattutto i centri storici di Finale Emilia e San Felice sul Panaro, sta causando gravi problemi anche alle numerose attività economiche presenti in quei territori che, dopo i primi accertamenti, sono obbligate a tenere chiuse le proprie strutture o renderle operative a regime ridotto.

Confcommercio Modena sta collaborando con le autorità locali per mettere in campo ogni azione utile ad accelerare il riavvio delle attività imprenditoriali e nello stesso tempo sta raccogliendo tutte le informazioni idonee a fare una stima realistica dei danni alle imprese. Per questo motivo e per fornire la necessaria assistenza agli operatori delle aree interessate dall’emergenza, i referenti locali di Confcommercio sono a disposizione delle imprese: per l’area Cavezzo il numero da contattare è il 338 2193497, per Finale Emilia è il 366 4111905 e per Mirandola è il 339 4177843.

Sono circa 300 le imprese del commercio, del turismo e dei servizi che sono state seriamente danneggiate dal terremoto abbattutosi anche sui comuni della Bassa Modenese lo scorso 20 maggio. Di queste, la maggior parte si trova nei comuni che rappresentano le aree maggiormente colpite dal sisma.

“E’ un fatto positivo – commenta Carlo Galassi, presidente provinciale Confcommercio – che il Governo abbia decretato lo stato di emergenza, messo a disposizione 50 milioni di euro e soprattutto che abbia annunciato l’intenzione di rinviare il pagamento dell’IMU sugli immobili dichiarati inagibili, come abbiamo chiesto; così come saluto con favore che la Camera di Commercio e il mondo bancario abbiano messo a disposizione rispettivamente 1,5 milioni di euro e 200 milioni di euro”.

“La nostra organizzazione, a livello locale, regionale e nazionale – precisa Galassi – sta inoltre lavorando perché venga concessa alle imprese delle aree colpite dal terremoto una moratoria degli adempimenti fiscali, tributari e contributivi, oltre dunque l’Imu, nonché la sospensione e revisione degli studi di settore”.

Al fine di assicurare un supporto alle imprese dell’area, è stato predisposto uno strumento finanziario straordinario attraverso le cooperative di garanzia del commercio e dell’artigianato ed a tale proposito si fa presente che l’ufficio credito di Confcommercio -Fam è a disposizione per ogni chiarimento al n. 059 7364253.

Inoltre stanno prendendo forma due ulteriori strumenti di sostegno: da un lato ammortizzatori sociali in deroga a favore dei lavoratori sospesi dall’attività in virtù di un accordo tra Confcommercio, la Regione e le organizzazioni sindacali, dall’altro un fondo straordinario di circa 200 mila euro, che verrà messo a disposizione delle aziende grazie all’intervento dell’ente bilaterale di Confcommercio.

Infine Confcommercio ha aperto un conto corrente di solidarietà per raccogliere fondi per le zone colpite dal sisma, presso la sede centrale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, a Modena in via San Carlo, 8. Il conto corrente sul quale è possibile da oggi effettuare versamenti è in corso di apertura intestato a Confcommercio Modena.

“Mi rendo conto – dice ancora Galassi – come ciò che la nostra organizzazione sta mettendo in campo rappresenta una goccia nel mare dei bisogni delle imprese così duramente colpite dal terremoto, per giunta in un momento economicamente tutt’altro che favorevole; credo però che si tratti di azioni, pur piccole, ma concrete, con cui Confcommercio esprime la propria vicinanza agli imprenditori della Bassa, che devono essere messi in condizione di tornare a lavorare al più presto con nuova fiducia al fine di garantire l’indispensabile continuità del tessuto economico locale”.

“Sono sicuro – conclude Galassi – che la determinazione, la volontà, la fiducia e l’orgoglio che caratterizza le nostre popolazioni, non mancherà di manifestarsi anche in questa occasione, rivolgendo uno sguardo di fiducia verso il futuro”.