Si parlerà delle malattie che possono essere riscontrate durante la gravidanza al convegno “Diagnosi prenatale non invasiva: tra probabilità e certezze” organizzato dall’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Ramazzini. L’evento, in programma il 12 maggio (dalle 8.00 alle 13.30), si terrà nella sala congressi Peruzzi di Carpi (piazzale Allende, 7).
“Rivolto a ginecologi e ostetriche, il convegno è particolarmente importante perché pone al centro dell’attenzione un tema che è di attualità poiché, in questi anni, sono stati introdotti nuovi esami di screening per diverse patologie, ad esempio quelle cromosomiche” spiega Paolo Accorsi, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Carpi. “Questi esami consentono un ricorso più ragionato alle indagini definite invasive, come amniocentesi e villocentesi. Il vantaggio sta in una maggiore precisione diagnostica, oltre che in un minore ricorso a esami invasivi. Si aprono inoltre nuovi scenari sia rispetto alla capacità delle valutazioni morfologiche fetali, sia in relazione alla possibilità di inquadramento precoce di importanti patologie come la preeclampsia, nota anche come gestosi”.
Saranno presenti relatori di livello nazionale, da Bologna a Milano, da Brescia a Napoli. E da tutta Italia arriveranno gli oltre 200 professionisti iscritti come partecipanti: numero che testimonia la rilevanza scientifica dei temi discussi.
Il convegno si inserisce nel percorso indicato dalla Regione Emilia Romagna sulla diagnosi prenatale, che trova concreto impegno nella programmazione e nell’offerta diagnostica dell’Azienda USL