Con immenso dolore e incredulità purtroppo si conferma la notizia della morte di Maurizio Cevenini, un grande amico che ci ha accompagnato nel nostro percorso del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna prima dell’approvazione della delibera che istituisce il nostro organismo e dopo la sua istituzione in qualità dei Presidente del Consiglio Provinciale di Bologna.
Rivolgo alla moglie Rossella e alla figlia Federica e a tutta la cittadinanza a nome mio personale e a nome di tutti i consiglieri del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna e di tutti gli stranieri della Provincia di Bologna il più sentito cordoglio.
Mi ricordo la sua tenacia nel presiedere la seduta del Consiglio provinciale che è durata una notte intera per approvare la delibera che istituisce il Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna nel giugno 2007.
Mi ricordo che ha presieduto il Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna per l’elezione del Presidente nella seduta del 30 marzo 2009 nella quale fu eletto Presidente. Riporto il suo intervento di chiusura della seduta ribadisco che è molto importante per me e ne farò tesoro per il presente e per il futuro.
“ Vi auguro di svolgere un buon lavoro, – disse Cevenini – come avete fatto fino ad oggi, considerandovi persone, uomini e donne importanti per le relazioni con la comunità. Voi avete una responsabilità nei confronti di chi vi ha eletto, ma anche nei confronti degli italiani, ed è la stessa cosa per noi. Credo che il Consiglio abbia questo ruolo, e auguro naturalmente ai neo eletti e a tutti voi un buon lavoro, abbandonando questo scranno definitivamente. Chiamo il Presidente e il Vicepresidente qui”.
La nostra comunità bolognese perde un grande amico che ha saputo dare valore al rapporto umano. Ciao Maurizio il Cev ci sarà sempre.
(Bouchaib Khaline, Presidente del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna)
la foto di Cevenini con il Consiglio dei cittadini stranieri nel giorno dell’insediamento