Gli impegni e gli sforzi compiuti con il bilancio 2011 sono la base da cui partire per il bilancio 2012: un cammino in salita che il Pd si impegna a perseguire e a condividere con i cittadini per approfondire le scelte operate in questi anni e le decisioni prese per il futuro, in vista delle nuove politiche attuate dal governo centrale.

L’approvazione dello scorso 23 aprile del rendiconto del bilancio comunale 2011 è solo la prima parte di un cammino che si completa con la presentazione, programmata per il 3 maggio, del bilancio preventivo 2012. «Come Partito democratico siamo molto orgogliosi dei risultati conseguiti nel 2011 con un avanzo di amministrazione di 235.000 euro reinvestiti per ridurre l’indebitamento e rifinanziare il fondo anti-crisi, ma altrettanto preoccupati per il pesante impatto che avrà su Formigine il bilancio 2012. –sottolinea il capogruppo Pd in Consiglio comunale Ivan Alboresi – Il bilancio 2011, seppur con un aumento dell’indebitamento dovuto all’impegno sul fronte dell’edilizia scolastica e per il rispetto dei tempi di pagamento dei fornitori, grazie ad un’ulteriore riorganizzazione del personale, una grande lotta all’evasione fiscale e un’attenta analisi di tutte le voci di spesa, ci ha permesso di rispettare il patto di stabilità e di raggiungere gli obiettivi prioritari preposti. Il bilancio 2012 presenta ulteriori importanti sfide, prima fra tutti la reintroduzione dell’Ici». «Tra il 2008 e il 2010 è stata eliminata l’Ici, ci hanno detto che la crisi non c’era e l’Italia stava meglio degli altri, ci hanno fatto credere in un federalismo del “più soldi per tutti”, ma il 2011 ha visto ben quattro manovre economiche (tre di Tremonti e il “salva Italia” di Monti), che hanno introdotto una nuova tassa sugli immobili (l’IMU). – continua Alboresi- Siamo in un anno di recessione ed i Comuni, invece del federalismo, sono mortificati nel ruolo di esattori delle tasse per conto dello Stato”. Per Formigine si tratta di coprire uno sbilancio complessivo di 4.500.000 euro, fatto di maggiori tasse dei formiginesi trattenute a livello statale e non trasferite al Comune, di vincoli nazionali e, solo in parte, di scelte locali. Col nuovo bilancio si impone nuovamente il rispetto del patto di stabilità – che si fa sempre più stringente – e si chiede ai Comuni di fare utile. “Anche per questo, a livello locale, – chiarisce Alboresi – abbiamo scelto di ridurre la parte di oneri di urbanizzazione da destinare a spesa corrente, passata dal 75% del 2009 al 20% attuale, per svincolare sempre più il bilancio dallo sviluppo della città futura in linea con le previsioni del nuovo PSC”. Dal 2009 ad oggi il Comune ha generato un risparmio di oltre 1.200.000 euro impegnandosi in riorganizzazioni interne, blocco del turn over, riduzione delle spese degli organi istituzionali, rinegoziazione di contratti e convenzioni, modifica degli orari di apertura/numero di posti di alcuni servizi, finanziamento di iniziative culturali solo con fondi provenienti da sponsorizzazioni e non dal bilancio comunale, ma i nuovi tagli ai trasferimenti mettono a dura prova il Comune. Oggi tutti i servizi a disposizione dei cittadini di Formigine hanno già il costo pro-capite più basso tra i Comuni del distretto e della Provincia, ma innovazione, sussidiarietà e collaborazione tra cittadini e amministrazione possono consentire ulteriori miglioramenti nei prossimi anni, per cercare di creare il minor disagio possibile ai cittadini, e talvolta anche nuove opportunità. L’altra parte delle mancate entrate sarà invece compensata da un aumento delle aliquote base Imu e dall’addizionale Irpef. “Dopo un’attenta analisi di diversi scenari – spiega Alboresi – si è deciso di rimodulare entrambe le aliquote per cercare equità nella redistribuzione del carico fiscale che peserà su famiglie, imprese e settore agricolo. Per l’Imu saranno proposte aliquote più basse per fabbricati produttivi di nuovo insediamento e fabbricati rurali strumentali, più alte per gli alloggi sfitti. Per l’Irpef sarà introdotta un’esenzione per i redditi inferiori ai 10.000 euro l’anno, come quelli dei precari o dei pensionati al minimo. Nel 2012 auspichiamo che continui il lavoro portato avanti dall’amministrazione nella lotta all’evasione fiscale, in collaborazione con l’Agenzia delle entrate: nel corso dello scorso anno sono state fatte poche ma qualificate segnalazioni (114) sulla base dei dati disponibili in Comune, con una maggior imposta accertata di oltre 850.000 euro”. Rispetto agli investimenti, il bilancio 2012 sarà fortemente vincolato dalle scelte effettuate in questi anni di ammodernamento dell’edilizia scolastica formiginese. I nuovi investimenti, soprattutto legati alla viabilità, saranno effettuati solo a costo zero per l’amministrazione attraverso alienazioni patrimoniali e contributi per far sì che anche il Piano delle opere pubbliche, pur senza aumentare l’indebitamento, possa essere sostenibile. “Fermamente convinti di questo – conclude Alboresi – il 24 maggio prossimo saremo a Venezia insieme al presidente dell’Anci Graziano del Rio per ribadire che occorre puntare sui Comuni per risollevare il paese, occorre un piano straordinario per rilanciare lavoro e sviluppo senza grandi opere ma con il coinvolgimento di paesi e città dove si realizza gran parte del PIL nazionale e si concretizzano politiche per giovani, lavoro e famiglie».