Il nuovo Piano coordinato di controllo del territorio, che aggiorna e innova quello sottoscritto nel 2003, “è importante soprattutto perché mette in rete il contributo degli enti locali nell’attività di garantire la sicurezza dei cittadini”. Lo sottolinea il sindaco di Modena Giorgio Pighi commentando le linee guida illustrate oggi, giovedì 19 aprile, insieme al prefetto Benedetto Basile, ai rappresentanti delle forze dell’ordine e dei Comuni di Carpi e Sassuolo.
“L’attività di sicurezza pubblica – spiega il sindaco – non può essere valutata solo per la parte finale, quella della repressione. E’ necessario intervenire anche sulla parte investigativa e di prevenzione con un assetto organizzativo commisurato alle specifiche realtà locali. La nuova edizione del Piano, che appunto definisce la struttura dell’organizzazione, tiene conto di ciò che abbiamo previsto con il “Patto per Modena sicura” siglato lo scorso anno alla presenza del ministro dell’Interno e, di fatto, concretizza ciò che afferma la Costituzione in relazione al necessario coordinamento tra l’attività di sicurezza pubblica e l’attività amministrativa locale. Il Patto, quindi, mette in rete – sottolinea il sindaco – il contributo degli enti locali e delle Polizie municipali: dai controlli integrati all’accesso condiviso delle banche dati, per migliorare la conoscenza del territorio, fino all’interconnessione delle Centrali operative e al sistema unificato di videosorveglianza”.
In maggio, nel corso di una seduta del Consiglio comunale, saranno illustrati i risultati del primo anno di attività del “Patto per Modena sicura”, coordinato al Piano attraverso lo strumento della Cabina di regia che elabora proposte sul settore della sicurezza urbana da sottoporre al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.