Con “Edmondo Berselli e la televisione”, si chiude la tre giorni “Quel gran genio del mio amico”, dedicata all’intellettuale giornalista modenese a due anni dalla morte. L’ultimo appuntamento del ciclo organizzato dal Comitato “Amici di Edmondo Berselli” si svolge sabato 14 aprile alle 17 alla Sala Truffaut di via degli Adelardi 4, dove saranno proiettate due puntate di trasmissioni realizzate dall’intellettuale modenese per Rai2: “Milano centrale”, tratta da “Giù al Nord”, e “Emilia”, tratta da “Un Paese chiamato Po”.

Intervengono Riccardo Bocca, giornalista e critico televisivo del settimanale “L’Espresso” e Michele Bovi, capostruttura di Rai1.

“Giù al Nord” propone un ideale viaggio a tappe attraverso terre e città, dalla provincia lombarda al Friuli Venezia Giulia, da Genova a Torino, da Milano a Venezia attraverso la via Emilia, mettendo in una relazione significativa eventi e personaggi che oggi, con la distanza storica necessaria, si rivelano punti chiave nella trasformazione italiana.

Da una parte la produzione materiale fatta di industrie, uomini d’impresa, mercato, marketing, infrastrutture, risorse diffuse nel territorio, dall’altra l’immaginario alimentato dalla nuova cultura industriale, dall’arte, dal design, dalla musica e dallo spettacolo tout court.

Ogni puntata di “Giù al Nord” si snoda tra il materiale di repertorio, in un gioco di incastro, analogia e opposizione, a cui si accostano i commenti di Edmondo Berselli attraverso un filo conduttore che riprende temi ed episodi dei suoi libri come “Quel gran pezzo dell’Emilia” e “Canzoni. Storie dell’Italia leggera”.

“Milano Centrale” è la puntata dedicata alla capitale morale, alla sua economia industriale, ai suoi vettori culturali, ai suoi cittadini d’origine e d’adozione.

Dopo “Giù al Nord” del 2007 e “Su al Sud” del 2008, Edmondo Berselli con “Un Paese chiamato Po” aggiunge ancora un tassello colorato e suggestivo alla sua particolare storia d’Italia. Dalla sorgente al delta. Dalla montagna al mare. Dal Monviso all’Adriatico. Dal Piemonte al Veneto, attraverso la Lombardia e l’Emilia Romagna. La storia di un grande fiume, il Po, e della gente famosa e no che sulle sue sponde è nata e vissuta.

A 50 anni dal “Viaggio” di Mario Soldati “lungo la Valle del Po”, lo sguardo di Berselli ritorna nelle terre bagnate dal principale fiume italiano e attraverso testimonianze illustri, materiali di repertorio, riprese e interviste inedite, ne racconta la vivace storia fra territori, società e tradizioni, tra spettacolo e cultura, tra politica ed economia. I luoghi del Po – le grandi città, i piccoli centri, la campagna e i distretti industriali – e la loro gente – uomini di spettacolo e di cultura, industriali, sportivi ma anche gente comune e anonimi eroi – definiscono e ordinano la storia del Po e i processi di modernizzazione e cambiamento che tanto hanno influito sullo sviluppo dell’intero Paese Italia.

“Emilia” è la puntata di “Un Paese chiamato Po” dedicata alle eccellenze della regione terra di musica, motori, cucina grassa e italiani di classe, come avrebbe detto Berselli.

“Quel gran genio del mio amico”, iniziativa del Comitato “Amici di Edmondo Berselli” è realizzata grazie alla collaborazione del Comune di Modena, della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, di Conad e del Cersaie.