Hanno fatto ridere, piangere, pensare, sussultare. Ma soprattutto emozionare raccontando storie di donne e ragazze che si riappropriano della loro identità a volte negata dalla violenza. Il V-Day 2012, sesta edizione modenese della campagna internazionale per fermare la violenza sulle donne, ha confermato il grande successo di pubblico che l’ha accompagnato in questi anni. Il 16 marzo il Dadà di Castelfranco Emilia era al completo e il 30 marzo il Teatro Storchi di Modena ha superato le 650 poltrone occupate. Numeri che confermano la crescita di un’iniziativa nata dal basso, da donne e ragazze volontarie delle associazioni femminili e cittadine che hanno deciso di mettersi in gioco con la recitazione o la regia. Quest’anno le attrici erano in tutto 30 e tra i registi anche tre uomini che si sono impegnati nel dirigerle in alcuni dei pezzi tratti da “I Monologhi della Vagina” di Eve Ensler il testo da cui, tredici anni fa è nato il movimento mondiale del V-Day.
Il V-Day 2012 è stato promosso dalle associazioni Centro documentazione donna, Donne nel mondo, Donne e giustizia, Differenza maternità, Unione donne in Italia e Cgil-Coordinamento donne. Aderiscono Aidos-Associazione italiana donne per lo sviluppo, Uil-Coordinamento donne, Amnesty international – Gruppo Italia 64, con il patrocinio dei Comune di Modena e Castelfranco Emilia.
Da tredici anni “I monologhi della vagina” sono diventate un fenomeno mondiale, interpretati con passione da migliaia di attrici professioniste e non unite in un unico slogan planetario “Stop alla violenza”. A livello internazionale i fondi raccolti dalle esibizioni saranno dedicati ai progetti a sostegno delle donne di Haiti.
Il testo dei “Monologhi della vagina” è nato grazie alla testimonianza di 200 donne di ogni età, provenienza e condizione sociale, che hanno raccontato le proprie esperienze di ordinaria quotidianità, e di altrettanto ordinaria violenza, a Eve Ensler, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e docente universitaria americana, che si è lasciata coinvolgere talmente da improvvisarsi anche attrice per la prima teatrale a New York. Lo spettacolo, che ha poi attraversato gli Stati Uniti, e da anni è in viaggio per il mondo, è stato considerato dal New York Times “probabilmente il più importante pezzo di teatro politico dell’ultimo decennio”.
Da oltre dieci anni, tra il primo febbraio e il 30 aprile, lo spettacolo può essere messo in scena da gruppi di donne che aderiscono al movimento internazionale V-day per raccogliere fondi contro la violenza alle donne. “I monologhi della vagina” di Eve Ensler è diventata così una delle più efficaci campagne di sensibilizzazione contro la violenza dell’ultimo decennio. Un affresco di femminilità, coraggio e umorismo che ha fatto arrossire, ridere e commuovere le platee internazionali.
Informazioni su www.vday.org.