La Regione Emilia Romagna sta valutando, insieme a Comuni e Provincie, l’adozione di un nuovo ‘Piano sulla Qualità dell’aria’ per il biennio 2012-2014 che dovrebbe prevedere l’istituzione di una seconda giornata di blocco del traffico a fianco del giovedi. Pare che la seconda giornata prescelta sia il mercoledi. Se così fosse cittadini ed imprese con mezzi pre Euro 5 non potrebbero circolare per due giorni consecutivi !
Da parte di chi ha l’onere della gestione dell’amministrazione pubblica, da parte di chi da anni ha la precisa responsabilità di non avere realizzato opere fondamentali per il trasporto pubblico (sistema ferroviario metropolitano, metropolitana, metrotranvia, people mover, solo per parlare del nostro territorio) o per il trasporto privato (ad esempio, il passante nord), e la responsabilità di non avere promosso una riqualificazione effettiva dei sistemi di riscaldamento obsoleti degli edifici pubblici ed un ammodernamento significativo delle flotte dei mezzi pubblici, ci aspetteremmo un maggiore pudore nel fare trapelare proposte assolutamente inaccettabili, che non tengono conto e non rispettano le esigenze di mobilità delle famiglie delle imprese.
La mobilità sostenibile che propongono tanti Comuni e Provincie deve poggiare su delle alternative serie e competitive di trasporto pubblico che nella nostra Regione e nei nostri territori non esistono. La Regione ne prenda atto e consideri questo aspetto fondamentale nelle decisioni che assumerà, altrimenti sarà responsabile di tutti i disagi che verranno causati da provvedimenti che hanno una natura puramente ideologica, che non sono certo ragionevoli e che, soprattutto, non sono risolutivi dei problemi dell’inquinamento.
I nuovi disagi verrebbero introdotti a fronte di significativi cambiamenti che i privati, a differenza del Pubblico, hanno invece attuato in questi anni: il rinnovo del parco automezzi, l’utilizzo di energie alternative nelle abitazioni ed imprese; l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale.
Siamo inoltre in una fase di gravi difficoltà delle imprese per la crisi economica, aggiungerne altre che incidono proprio sulla loro operatività e sulla’accessibilità da parte del consumatore ci pare francamente accanimento.
L’auspicio è che la Regione sappia mediare e adotti un ‘Piano sulla qualità dell’aria’ che tenga in giusta considerazione le buone ragioni di tutti, e quindi anche quelle delle imprese e dei cittadini.
(Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Ascom Bologna)