La Regione Emilia-Romagna ha chiuso oggi venerdì 16 marzo le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia mettendo in dialogo una pluralità di linguaggi legati a importanti iniziative: l’esecuzione di brani di epoca risorgimentale grazie agli studenti degli Istituti Superiori di Studi Musicali di Reggio Emilia e di Modena, la visita alla mostra “Monumenti Tricolori. Sculture celebrative del Risorgimento in Emilia-Romagna” allestita nell’atrio della sede di Via Aldo Moro 50 a cura dell’I.B.C, la presentazione dei volumi sulla mostra e della Carta dei “Percorsi Risorgimentali in Emilia-Romagna”.
La cerimonia ha visto gli interventi del Presidente dell’Assemblea Legislativa Matteo Richetti, del Presidente dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna Angelo Varni e del Presidente della Regione Vasco Errani.
Si chiude oggi un anno che ha visto un rinnovato interesse e una meritata rivalutazione dei valori e della storia del nostro Paese, a partire dal suo processo di unificazione. In un momento di grave crisi sociale, economica e politica, in cui molti principi fondamentali del sentimento di patria e di comunità venivano minati da una forte disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni, la guida saggia del Presidente Giorgio Napolitano, ispirata alla sobrietà e alla serietà, ha saputo restituire ad un evento così importante profondità di contenuti, senza inutile retorica o pacchiana spettacolarizzazione.
L’impegno della Regione, in piena sintonia con questa prospettiva, è stato costante e si è tradotto in una pluralità di eventi su tutto il territorio, grazie ad una forte sinergia messa in contatto con le istituzioni locali.
L’impegno da parte delle istituzioni e dei cittadini dovrà essere, una volta concluse le celebrazioni ufficiali, continuare a mantenere vivo lo spirito costruttivo che ha caratterizzato questo anniversario, l’interesse per la conoscenza e lo studio della storia e delle origini del nostro Paese e il doveroso omaggio per tutti gli uomini e le donne che hanno lottato, anche a costo della propria vita, per costruire un’Italia democratica, una e indivisibile. Questo coltivando, negli spazi pubblici e mediante il diretto impegno delle istituzioni, i valori del civismo e, aspetto decisivo, quello di un patriottismo costituzionale saldamente ancorato ad un’idea dell’Europa unita e solidale.
(Thomas Casadei, Consigliere regionale PD)