La scorsa notte, i militari della Stazione Carabinieri di Medicina, unitamente al personale dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna e della Direzione Provinciale dell’I.N.P.S., hanno eseguito una serie di controlli all’interno di alcuni laboratori manifatturieri gestiti da cittadini extracomunitari. Durante un’ispezione presso una ditta di Medicina, deferivano per occupazione di manodopera clandestina la titolare, 28enne, nata in Cina, residente a Medicina, coniugata. La giovane veniva sorpresa mentre impiegava alle proprie dipendenze un cittadino cinese di 27 anni, al momento clandestino sul territorio nazionale e già colpito da un precedente provvedimento di espulsione. Per quest’ultimo scattava immediatamente la denuncia per non aver ottemperato all’ordine di lasciare il territorio nazionale. All’interno dello stesso laboratorio, ma non impegnati in attività lavorative, venivano altresì sorpresi altri due cittadini cinesi clandestini e senza fissa dimora nei confronti dei quali venivano avviate le relative procedure. Sulla base di tali circostanze, a carico della citata titolare veniva comminata una sanzione amministrativa di euro 1.500,00 con la sospensione dell’attività imprenditoriale per la presenza di manodopera irregolare superiore al 20% di quella presente al lavoro (uno su quattro) e una sanzione amministrativa di euro 1.575,00 per l’impiego di lavoratore irregolare.