‘Il Bologna torna a scuola’: è questo il titolo del progetto, sviluppato in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, che porterà, a partire dalle prossime settimane, i giocatori rossoblù nelle scuole primarie e secondarie di primo grado bolognesi che ne faranno richiesta, per dialogare con gli studenti del loro percorso professionale e delle loro scelte di vita. Gli incontri avranno cadenza settimanale.La nuova iniziativa è stata presentata stamane nel corso di una conferenza stampa dal Presidente del Bologna Albano Guaraldi e dal dirigente dell’ufficio scolastico Maria Luisa Martinez. All’incontro sono stati invitati anche i presidi e i dirigenti degli istituti scolastici primari e secondari di Bologna e provincia.
“Tra gli obiettivi che abbiamo come società – ha detto il presidente Guaraldi – c’é quello di ricreare entusiasmo intorno al Bologna. Partendo proprio dai ragazzini che oggi, in questa città, sono sempre più affascinati dalle squadre principali. Vogliamo entusiasmarli e farli incontrare con i loro idoli è un modo per farlo”.
”Con la scuola ho avuto un rapporto di amore e odio – ha detto, scherzando, il capitano Marco Di Vaio – amore per il calcio ed odio per la scuola. Scherzi a parte, la scuola è fondamentale per la crescita dei nostri figli. Sono contento di partecipare a questo progetto. Le mie materie preferite? Geografia e storia. Male male male in matematica”.
“Avevo un rapporto abbastanza buono con la scuola – ricorda invece il portiere, Jean Francois Gillet – A casa mi hanno sempre detto che veniva prima del calcio. Tanto che fino a che non ho preso il diploma non mi hanno fatto firmare il contratto da professionista”.