Il negozio Esselunga di Modena e il megastore di Sassuolo sono stati tra i primi in provincia ad annunciare la propria apertura tutte le domeniche per il solo orario mattutino. Questo unitamente al superamento della mezza giornata di chiusura infrasettimanale.
Il peggioramento delle condizioni di lavoro è netto, ed infiniti sono i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori di Esselunga, che già prima subivano e subiscono turnazioni disagiate e carichi di lavoro eccessivi – denuncia Filcams/Cgil Modena-Sassuolo -.
E’ complicato fare Sindacato in una azienda come Esselunga, che da mesi non risponde a Sassuolo alle richieste di incontro della Filcams CGIL e della rappresentanza sindacale aziendale sui temi di confronto previsti dal contratto aziendale e nazionale. Questo comunicato vale anche come pubblico sollecito di tale richiesta.
E’ difficile riuscire a fare Sindacato in Esselunga – continua Filcams/Cgil Modena-Sassuolo -. Una realtà dove le pressioni sono infinite e dove partecipare ad uno sciopero è un atto di eroismo. Dove i turni di lavoro nel fine settimana vanno spesso oltre la resistenza fisica delle persone.
La pessima liberalizzazione degli orari, fortemente voluta da Esselunga, accentua ora i gravi problemi organizzativi ed il malessere di lavoratori e lavoratrici di Modena e Sassuolo – aggiunge il sindacato -.
Come Sindacato auspichiamo una iniziativa da parte delle amministrazioni locali e della politica, volta a regolamentare e ridurre le aperture domenicali nella nostra provincia. Una iniziativa che deve coinvolgere anche l’azienda di proprietà di Bernardo Caprotti.
(Filcams/Cgil Modena-Sassuolo)