Non poteva mancare, in un momento come questo, uno spot pubblicitario a favore dello stoccaggio gas di Rivara da parte dei soliti noti. Ma basterebbe mettere in fila i diversi passaggi per capire che lo stoccaggio gas in acquifero salino profondo di Rivara non potrebbe in alcun modo essere la soluzione al problema derivante dalla riduzione della fornitura di gas metano da parte della Russia, che può e deve esser risolto in diversa maniera.

Se è vero che in questo momento (fonte Resto del Carlino del 08.02.2012 pag. 6) vengono bruciati in un giorno 460 milioni di gas metano, tenendo per buone le previsioni fornite da E.R.S., svuoteremmo lo stoccaggio gas artificiale di Rivara in appena sette giorni; se però teniamo conto di quanto evidenziato da I.S.P.R.A. nella propria relazione tecnica trasmessa alla Commissione di V.I.A. nazionale, forse lo svuoteremmo in metà tempo.

Per questo motivo, con o senza lo stoccaggio gas artificiale di Rivara, il problema per la nostra nazione rimarrebbe comunque, perché se la principale necessità è quella della carenza di riserve strategiche di gas metano, allora per risolverla basterebbe trasformare in stoccaggi i tanti giacimenti di gas metano esauriti od in via di esaurimento presenti nellanostra penisola, che sono già collegati ai metanodotti, sono molto sicuri ed hanno una capacità produttiva di tutto rispetto.

Se poi, come ha evidenziato l’Assessore Regionale Giancarlo MUZZARELLI, richiamando le dichiarazioni dell’ad di Eni Paolo Scaroni (fonte Resto del Carlino del 09.02.2012 pag. 12) la realtà è ben diversa e “… le scorte operative di gas sono quattro volte superiori alla crisi del 200506 e le scorte strategiche non sono state toccate…”, allora non possiamo far altro che confermare anche noi che l’allarme sulla carenza di gas è veramente ingiustificato.

Mentre è giustificato quanto dichiarato da Raimondo SORAGNI (fonte Resto del Carlino del 09.02.2012 pag. 12), ovvero che “…il gelo di questi giorni non deve farci dimenticare il recente terremoto e il fatto che il deposito non dà garanzie di sicurezza…”.

Per questi motivi, ci auguriamo che il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco ERRANI continui a dire di no alle perforazioni, visto che, da quanto abbiamo potuto capire, di recente la Commissione di V.I.A. ha già detto di sì.

(Per i Comitati  TUTELA DELLE VALLI DI GAVELLO E SAN MARTINO,  TUTELA E SALUTE DI MASSA FINALESE, AMBIENTE E SALUTE DI RIVARA Egidio VERONESI, Presidente COMITATO TUTELA AMBIENTE E SALUTE MASSA FINALESE)