Cosa diremo ai cittadini di Montecchio quando non sapranno in quale asilo mandare i propri figli, o come già accade per alcuni, saranno costretti a far frequentare l’asilo in altri paesi, perché a Montecchio non c’è più posto? L’interrogativo lo giro volentieri ai rappresentanti sindacali della FP Cgil e di Rifondazione Comunista, i quali, ergendosi a paladini e strenui difensori a tutti i costi del “pubblico” (chissà perché???!!! mah), hanno applaudito alla scelta operata dall’Amministrazione di rinunciare alla costituzione di una Fondazione privata (di cui il Comune sarebbe stato socio) che gestisca i servizi relativi all’infanzia. Qualche mese fa, quando l’amministrazione ci ha edotti, se pur tardivamente, dell’intenzione di costituire una Fondazione, avevo dichiarato fin da subito che la nostra posizione sarebbe stata quella di una più larga apertura possibile verso un’idea che poteva risolvere in parte, e migliorare, la gestione del servizio educativo. Tradotto in “soldoni”: affidare ad una Fondazione privata la gestione degli asili avrebbe consentito al Comune di non dover più far fronte alle problematicità in termini di bilancio e di organizzazione tipiche di una struttura pubblica.
Pur mantenendo una struttura efficiente infatti, la creazione di un nuovo ente di diritto privato avrebbe consentito di eliminare l’annoso problema delle liste d’attesa: oggigiorno molti genitori devono portare i propri figli in asili dei paesi limitrofi o in strutture private alternative, non trovando posto in quelli del paese. Con la creazione di questo nuovo ente si sarebbero potuti assumere nuovi insegnanti, così creare nuove classi e diminuire, se non eliminare, il problema di quei bambini che non possono frequentare l’asilo a Montecchio, per eccedenza di richieste.
Ad oggi non può essere così. Questa ipotesi è tramontata in quanto Governo Monti ha esteso i vincoli del Patto di stabilità limitando la capacità operativa anche di quegli enti privati, partecipati da amministrazioni pubbliche come il comune. Pertanto se per ora non si farà la Fondazione, ciò non è dovuto ad una scelta suggerita dalla FP Cgil al Comune, o per l’opposizione fatta da Rifondazione Comunista, ma perché la nuova legge rende vana tale possibilità. Non posso infatti pensare che l’Amministrazione di Montecchio faccia le sue scelte sulla base di cosa pensano, e ritengono giusto o meno, la FP Cgil o Rifondazione: le scelte vanno fatte valutando le necessità dei cittadini…qui si tratta di far frequentare l’asilo ai propri figli, privato o pubblico che sia, a Montecchio!
(Elena Montanari, PDL Montecchio Emilia)