Da sabato 11 febbraio l’istituto Superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti promuove, nella sede reggiana del ‘Peri’ di via Dante Alighieri 11, un ciclo di incontri dedicato alle contaminazioni tra musica e arte. Un tema tornato di attualità, dopo molti secoli, nel Novecento ed oggi reso ancor più evidente da corrispondenze e scambi tra suono e visione, in un dialogo interdisciplinare incessante sotto il segno della comunicazione tra i vari poli espressivi della mente e della sensibilità umane.

Il progetto, a cura di Monica Boni, prenderà in esame le intriganti e sorprendenti corrispondenze tra Claude Debussy e la pittura impressionista, Anton Webern e l’espressionismo, Bach e il cubismo, Vivaldi e lo spazio, la dimensione visuale delle musiche di Bruno Maderna, musica elettronica e performance, il ‘paesaggio del suono’.

Gli incontri, che prevedono lezioni, musica dal vivo e visione di opere d’arte, si svolgeranno alle ore 17.30 del sabato – come fa capire lo stesso titolo “L’orecchio del sabato – Immagini del/dal suono” – si terranno nella biblioteca ‘Gentilucci’ del Peri e proseguiranno fino al 5 maggio. L’ingresso è gratuito

Il primo incontro, in programma, sabato 11 febbraio, sarà condotto da Monica Boni con il titolo Figure sonore in polifonia. Le musiche di Claude Debussy eseguite da Luca Poppi al pianoforte saranno associate alle opere dei pittori impressionisti.

L’accostamento di Debussy alla pittura riguarda gli aspetti inerenti la costruzione della sua musica, il cui rigore è dissimulato dalla raffinata bellezza del suono. Come alle opere dei pittori impressionisti preesiste una teoria psicologica della visibilità, del valore della luce e una tecnica del plein air, così alle composizioni di Debussy preesiste una teoria armonica, che lo spinge lontano, ben dentro il Novecento. Egli fu il primo a dare al suono isolato o al gruppo di suoni un’importanza pari a quella della melodia, dell’armonia e del ritmo e l’attenzione per la “messa a punto sonora” pervade a tal punto il suo pensiero musicale da concepire la composizione come costituita da cellule sonore autonome e la forma come accostamento di tasselli di colore.

Biblioteca ‘Armando Gentilucci’, via Dante Alighieri 11, tel. 0522 456772 orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 19.

Prestito libri, cd e dvd, consultazione musica, audio, video e riviste, navigazione internet.

IL CICLO DI INCONTRI L’ORECCHIO DEL SABATO E LA BIBLIOTECA ‘GENTILUCCI’

Con l’Orecchio del Sabato la Biblioteca Gentilucci propone sette incontri aperti alla cit-tadinanza, dedicati a sondare il rapporto visione/ascolto nella cultura del Novecento e contemporanea. Il tema della sonorità per immagini, infatti, può costituire un veicolo per aprirsi al gioco di corrispondenze e ibridazioni tra i differenti canali espressivi, inne-scate dalla presenza del suono. Anche il modo di relazionarsi all’arte sarà pertanto vei-colato dallo sguardo particolare che musicisti rivolgeranno alle opere d’arte in cui la musica stessa viene evocata o addirittura rappresentata.

Attraverso questa proposta di dialogo tra diverse discipline e forme d’arte, la Biblioteca musicale, normalmente aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 19, in-tende promuovere l’ascolto musicale di cui è possibile usufruire quotidianamente. Gli strumenti e le risorse in essa presenti, infatti, costituiscono le premesse per favorire nelle persone che vi accedono la possibilità di avvicinarsi liberamente alla musica, at-traverso i suoi servizi di consultazione, ascolto e prestito, esercitando la facoltà di sce-gliere tra i prodotti dell’espressione musicale più significativi della storia occidentale. A tale scopo, l’Istituto Superiore di Studi Musicali mette a disposizione di tutti i cittadini una struttura bibliotecaria particolarmente fornita ed efficiente, che negli anni ha sapu-to imporsi nel panorama italiano come realtà di moderna concezione, caratterizzata da una significativa apertura alle istanze della cultura contemporanea e da un indirizzo ge-nerale volto a promuovere la conoscenza della musica presso l’intera collettività. Per fa-cilitare l’orientamento nella fruizione del suo ricchissimo patrimonio, costituito da circa 46.900 oggetti (monografie, periodici, partiture musicali, e documenti sonori) e nell’esercizio della scelta su un vastissimo repertorio documentato in circa 6.700 com-pact disc e 2.900 long playing, gli ascolti proposti dalla Biblioteca saranno approfonditi sia nella dimensione conoscitiva del contesto storico di cui l’opera è espressione cultura-le, sia nella possibilità di cogliere il messaggio espressivo che si cela dietro le strutture musicali, le quali sono solite offrirsi in modo diretto alla nostra percezione.

Per questa prima rassegna di appuntamenti con l’ascolto musicale, si è pensato di porre l’accento sulla specializzazione nelle raccolte novecentesche e contemporanee (per le quali la Biblioteca eccelle a livello nazionale), lette attraverso il canale parallelo della visione, che, in quel medesimo momento storico, tende a convergere insieme alla musi-ca verso obiettivi di pensiero e modalità di ricerca comuni.