Un “patto d’area” per condividere informazioni sugli episodi criminosi, studiare forme e azioni di prevenzione, costruire mappe della sicurezza e del rischio di degrado. È questa la proposta emersa nell’incontro del tavolo di lavoro sulla sicurezza promosso dal Sindaco di Mirandola Maino Benatti, che si è svolto l’8 febbraio in Municipio. Numerosi i rappresentanti delle forze dell’ordine, delle istituzioni, dei commercianti, dei comitati frazionali, delle associazioni di volontariato e di categoria presenti alla riunione. Tra gli altri hanno partecipato gli Assessori comunali, il Vicequestore Rolando Togni, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, Vito Massimiliano Grimaldi, il Comandante della Guardia di Finanza di Mirandola Gaetano Regna ed il Comandante della Polizia Municipale dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, Stefano Poma. Scopo dell’incontro era di coinvolgere tutti i soggetti interessati a fare il punto sulla sicurezza a Mirandola e proporre soluzioni. L’Assessore comunale alla Sicurezza e Qualità urbana Sauro Prandi, dopo aver illustrato la situazione ed analizzato alcune delle cause che stanno ingenerando insicurezza nei cittadini, ha lanciato l’idea di un “patto d’area” a livello di Comuni dell’Area Nord. «Il patto – ha detto Prandi – permetterebbe di formalizzare la collaborazione tra Corpo intercomunale di Polizia Municipale e forze dell’ordine, oltre che definire livelli di scambi di informazione su fatti accaduti, forme e azioni di prevenzione, costruzione di mappe della sicurezza e del rischio di degrado a più livelli, ipotesi di condivisione della rete di videosorveglianza, ecc. Nell’immediato – ha proseguito l’Assessore – vanno definite azioni che, sulla base di “collaborazioni informali”, permettano di presidiare il più possibile le aree qualificate sensibili, come gli edifici scolastici, le strutture sanitarie ed ospedaliere, il centro storico, i supermercati, la stazione ferroviaria e l’autostazione, alcune aree nelle frazioni, i cimiteri. E’ possibile inoltre individuare alcune zone nelle quali, anche a mezzo di vigilanza privata, si possa garantire un intervento in tempi molto brevi in caso di furto e danneggiamento».

Le Forze dell’Ordine hanno sottolineato l’importanza, accolta e condivisa dalle associazioni presenti, che i cittadini e i commercianti segnalino tempestivamente al 112 e al 113 la presenza di soggetti o veicoli sospetti, per consentire un più immediato ed efficace intervento delle pattuglie presenti sul territorio.

Prandi ha poi sottolineato l’importanza di aumentare i sistemi di tutela delle abitazioni private e dei negozi, ricordando che il Comune di Mirandola eroga contributi per l’installazione di vetri antisfondamento, sistemi antintrusione, riqualificazione di chioschi su aree pubbliche. «Una città sicura – ha concluso l’Assessore – non è una città blindata, ma una città vissuta».