(Adnkronos Salute) – Grazie al Sistema nazionale di allerta precoce del Dipartimento politiche antidroga sono state individuate e tabellate due nuove smart drugs: il butilone e i suoi analoghi e il cannabinoide sintetico AM 694 e i suoi analoghi. Lo comunica il Dpa che propone a livello europeo un cambio di nome per queste sostanze: da smart drugs (droghe furbe) a ‘trash drugs’ (droghe spazzatura). “Va sottolineato – afferma infatti Giovanni Serpelloni, capo del Dpa – che le cosiddette droghe furbe tanto furbe non sono. In realtà si tratta di scarti della ricerca farmacologia e cioè prodotti chimici sintetici considerati dai ricercatori ‘spazzatura’, in quanto molto pericolosi per l’uomo e non utilizzabili per fini medici”. E “molti di questi prodotti sono addirittura brevettati”.

Così, “proprio per evitare la connotazione positiva di queste droghe con il termine ‘furbe’, il Dpa ha proposto a livello europeo che tali dizione venga abbandonata utilizzandone un’altra molto più consona e cioè trash drugs”. L’attività investigativa denominata ‘Oro e incenso’, relativa al commercio illecito delle smart drugs, portata avanti e conclusa con successo in queste ore dai carabinieri dei Nas e dall’Agenzia delle dogane – riferisce il Dpa in una nota – conferma l’importanza nell’ultimo anno dell’attività del Sistema di allerta precoce, la cui delega è affidata ad Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione. Grazie alle allerte lanciate dal Sistema in materia di cannabinoidi sintetici, smart drugs e smart shop, e grazie alla collaborazione con il ministero della Salute, al contributo dei laboratori di analisi chimiche e tossicologiche e delle unità operative del sistema di emergenza-urgenza, sono stati raggiungerti ottimi risultati sul piano preventivo, clinico, laboratoristico, normativo.

Il Paese – continua il Dipartimento politiche antidroga – è stato in grado di affrontare in maniera tempestiva la comparsa di nuove droghe pericolose per la salute e di riconoscere e gestire in maniera efficace intossicazioni di giovani consumatori, con un indubbio impatto positivo sulla salute pubblica. Su segnalazione del Sistema di allerta, proprio la settimana scorsa il ministero della Salute ha inserito nella tabella delle sostanze stupefacenti le due nuove molecole. Inoltre, la sinergia con il ministero e le forze dell’ordine ha consentito di ritirare dal mercato prodotti pericolosi segnalati in Europa e circolanti nel territorio italiano. Il Sistema nazionale di allerta, elenca il Dpa, ha registrato “18 allerte in un anno; una trentina di informative; 30 casi di intossicazione da cannabinoidi sintetici in due anni, 2 da catinoni sintetici sul territorio nazionale negli ultimi 3 mesi e 146 nuove molecole psicoattive registrate come circolanti sul territorio europeo e italiano in circa 2 anni”.”Siamo convinti – commenta Serpelloni – che attraverso la preziosa sinergia tra le Istituzioni (Governo, Dpa e forze dell’ordine) proseguiremo a tenere alta l’attenzione sul fenomeno delle smarts drugs, contando sulla ormai dimostrata efficacia del Sistema nazionale di allerta precoce attivato da questo Dipartimento”.