Una distesa di auto bianche ferme tra Piazza del Nettuno e Piazza Maggiore a Bologna. E’ la protesta dei principali sindacati dei tassisti a Bologna contro le liberalizzazioni annunciate dal Governo Monti.

Nel corso del sit-in pacifico dei tassiti sono stati distribuiti ai passanti circa mille volantini con le ragioni della protesta. “I taxi sono un servizio pubblico a disposizione degli utenti e non costano nulla alla collettività” recita il titolo del volantino, in cui si smentiscono quelle che i tassisti giudicano “le falsita’” che circolano sulla categoria, da piu’ parti, etichettate come una “lobby”.

Ricordando che “gli investimenti per offrire un servizio efficiente ai clienti sono totalmente a carico dei tassisti”, i conducenti se la prendono anche con la stampa e avvertono i cittadini, affermando che “i giornali vi prendono in giro”. Nel volantino si afferma, tra l’altro, che “è falso che ovunque i taxi sono liberalizzati”, che “dove sono state tentate liberalizzazioni, le tariffe sono praticamente raddoppiate”, ma anche che “è falso che i taxi italiani sono i più cari d’Europa”.

Convinti che “meno regole, meno diritti e meno tutele non siano un modello di progresso”, i tassisti difendono la “qualita’, correttezza e trasparenza” del servizio, citando una recente indagine degli Automobil club europei e rimarcano come la loro categoria sia la piu’ colpita dall’aumento del costo della benzina.

“A Bologna non ci sono problemi col servizio, come invece in altre città tipo Roma” afferma il presidente di Ascom Taxi Alessandro Tedeschi, sottolineando che sotto le Due Torri “il servizio taxi è un’eccellenza, le auto sono nuove e vengono cambiate ogni 2-3 anni” senza contare i “taxi rosa pagato da noi, primo e unico esempio in italia”. Secondo Tedeschi, “le liberalizzazioni porterebbero solo poverta’ e nessun posto di lavoro sostenibile economicamente”. “Se per assurdo fossero raddoppiate le licenze, passando dagli attuali 700 a più di 1.400 – prosegue Tedeschi – oltre ai problemi di traffico e di parcheggio, il mercato sarebbe completamente saturo”.

“Già adesso ci sono attese di mezz’ora ai posteggi nelle giornate non di fiera” conclude Tedeschi, convinto che piuttosto “bisognerebbe risolvere il problema degli Ncc abusivi, come abbiamo gia’ chiesto tante volte inutilmente, invece che aumentare il numero dei taxi”. Intanto, mercoledì mattina, proprio a Bologna, si riunirà il ‘parlamentino’ nazionale dei tassisti e noleggiatori per valutare le proposte dell’Antitrust, chiedere un incontro urgente al Governo e decidere eventuali nuove forme di lotta. Non si esclude infatti la proclamazione di uno sciopero, mentre a Bologna, annunciano i sindacati, nei prossimi giorni alcuni taxi circoleranno con slogan contro le liberalizzazioni, impressi sulle fiancate delle auto.