Martedì 10 gennaio al Teatro Nuovo di Mirandola Vito incontra il regista Nanni Garella e la compagnia di attori-pazienti psichiatrici di Arte e Salute: Al dutåur di mât, di Nanni Garella, da Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta. Sul palco c’è anche l’attrice Marina Pitta e, in una partecipazione straordinaria, lo stesso Nanni Garella.
Prosegue dunque la collaborazione tra il Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna e Arte e Salute onlus, associazione nata con lo scopo di coniugare il lavoro artistico con il lavoro nel campo della salute mentale, che ha riscosso notevoli successi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu.
Nanni Garella ha deciso di allestire un’opera tutta recitata in bolognese, lavorando sulla commedia scritta nel 1908 in napoletano da Eduardo Scarpetta e adattandola alla lingua originaria dei suoi attori, anche grazie alla preziosa consulenza di Luigi Lepri.
Ormai professionisti, dopo un lungo periodo di formazione e lavoro teatrale, e dopo aver affrontato, sotto la guida del regista Nanni Garella, opere di Pirandello, Pinter, Brecht, Pasolini, gli attori di Arte e Salute, affiancati da due attori del calibro di Vito e Marina Pitta, già protagonisti di molte produzioni dell’Arena del Sole, affrontano Il medico dei pazzi il cui autore Eduardo Scarpetta è, secondo Garella «un autore importante per il teatro italiano, non solo per quello napoletano, spesso ingiustamente considerato minore, limitato alla lingua napoletana».
Gigén, giovane nullafacente, da anni vive a Bologna alle spalle dello zio Felice, il quale crede di pagare al nipote gli studi di medicina. Quando Felice di Torrinbocca da Marzabotto, luogo in cui vive, giunge a Bologna insieme alla moglie e alla figliastra, Gigén, insieme all’amico Giuanén, mette in scena un altro raggiro allo zio, millantando di essere diventato psichiatra e di dirigere una clinica per alienati mentali, che altro non è altro che la Pensione Stella, dove i due ragazzi vivono a sbafo, e i presunti pazzi non sono altro che gli eccentrici clienti della pensione, del tutto sani ma presentati come pazzi da Gigén quando lo zio Felice pretende di visitare la clinica. In effetti, le stranezze e le manie di questi ignari inquilini (c’è l’attore che prova l’Otello, il musicista pronto a partire per nuovi e gloriosi concerti, l’ufficiale tutto d’un pezzo, la mamma apprensiva che cerca di accasare la timida figlia) appaiono al povero Felice, terrorizzato, come segni evidenti di pazzia.
«Il medico dei pazzi è un titolo che ben si attaglia ad Arte e Salute – afferma Garella –, il tema dell’inversione del punto di vista nel guardare il mondo della follia è trattato da Scarpetta con la leggerezza che gli è propria, ma con grande sapienza drammaturgica e con sensibilità da grande scrittore nell’uso del dialetto». Permettendo, attraverso la commedia, di comprendere meglio il problema del disagio mentale per mezzo di «una serie di attori con problemi psichiatrici che interpretano personaggi normali che a loro volta vengono scambiati per matti».
«È stata un’esperienza fantastica – commenta Vito – di grande arricchimento dal punto di vista umano e professionale. Gli attori di Arte e Salute sono molto professionali, anzi vivono la scena in modo molto più concreto. D’altra parte Anch’io sono matto, altrimenti non farei questo mestiere».
PREVENDITA BIGLIETTI
Teatro Nuovo: la biglietteria è aperta il giorno precedente e il giorno stesso dello spettacolo dalle 17.00 alle 19.00, la sera dello spettacolo dalle ore 20.
On line: www.emiliaromagnateatro.com
Informazioni: Teatro Nuovo tel 0535.26500, t_nuovo_mirandola@libero.it