Domenica 18 dicembre, alle ore 11, al Teatro Astoria, nell’ambito del Natale a Fiorano, verrà presentato il libro ‘Asilo Infantile e casa di Riposo Luigi Coccapani. Da 100 anni per la comunità fioranese’, curato da Luciano Callegari e Augusta Bellei, con un servizio fotografico di Luciano Busani, realizzato dalla Fondazione Asilo Infantile e Casa di Riposo Luigi Coccapani, in collaborazione con il Club Amici di Fiorano e con l’Amministrazione Comunale, grazie al contributo di Plograph e di Lapam Confartigianato Imprese.

La presentazione si aprirà con la proiezione del filmato ‘Fiorano Modenese 1970’ girato in super 8 da Pietro Severi, una carrellata su servizi pubblici e luoghi del comune. Seguono gli interventi del sindaco Claudio Pistoni, dell’assessore alle politiche educative e sociali Maria Paola Bonilauri, del presidente della fondazione Don Giuseppe Albicini, del presidente delegato della Fondazione Ruggero Zironi, del presidente del Club Amici di Fiorano Romano Bursi e del curatore Luciano Callegari. La presentazione è condotta dal giornalista Alberto Venturi.

Si rinnova così la tradizione tutta fioranese della strenna natalizia che dura da molti anni, con la distribuzione ai cittadini di un libro di storia e cultura locale, prima fu la collana degli Eravamo, poi la collana di Manod’opera, basati su un ricco corredo fotografico, come del resto è anche questo sui 100 anni del Coccapani.

COMMENTI

“Tanta gioventù fioranese ha trascorso un’infanzia gioiosa assimilando i valori umani e cristiani che ancora oggi sono presenti nella loro vita – spiega don Giuseppe Albicini – Questa pubblicazione deve essere anche un incentivo per continuare quest’opera educativa e assistenziale”.

“Le scuole dell’infanzia private – dichiara Maria Paola Bonilauri – così come le strutture per anziani esercitano il loro servizio insieme a quelle pubbliche, in una sinergia di grande qualità che, nel rispetto delle proprie specificità, arricchisce un territorio, il nostro territorio, di opportunità e di possibilità all’interno del coordinamento e del supporto di cui l’Ente Locale si fa promotore”.

“E’ giusto e doveroso celebrare i cento anni di attività del Coccapani per quanto ha dato al nostro paese sottolinea Romano Bursi – e sono lieto che l’idea di questa pubblicazione sia nata dall’associazione che ho l’onore di presiedere”.

A curare la pubblicazione, con una paziente ricerca di testimoninanze, immagini e documenti, sono stati Luciano Callegari e Augusta Bellei, alla quale un male incurabile ha impedito di vedere realizzato questo ulteriore ed ennesimo atto di amore per la propria comunità. Luciano le ha dedicato la pubblicazione: “In particolare ricordo il copioso materiale e le numerose informazioni – scrive nell’introduzione alla moglie – che tu mi hai fornito e insegnato per la ricerca e la realizzazione di questo libro. Purtroppo non hai potuto veder realizzato questo tuo desiderio, ma come ti ho promesso pongo riparo alla lacuna, dedicandotelo con quella serenità e quel rigore critico che tu amavi e avresti voluto, con l’auspicio di essere alla tua altezza e di seguire la strada da te indicata”.

Il libro é suddiviso in una serie di capitoli che tendono a valorizzare e a ricordare i diversi ruoli svolti dal Coccapani per la comunità fioranese come asilo, ricovero, sede dell’Azione Cattolica Femminile e della scuola di ricamo, teatro e cinema, sede di feste come ‘Ore Liete’ per i giovani, alternativa cattolica ai veglioni allora di moda, sede del catechismo e di altre attività della parrocchia, con un particolare riferimento icnografico alle Suore Serve di Maria di Galeazza che dal 1949 curano con amore la struttura e sono entrate nel cuore dei Fioranesi.

Oggi il Coccapani è una struttura che vuole stare al passo con i tempi come racconta il delegato amministrativo Ruggero Zironi: n“Gli anni 2000 sono anni di profonde trasformazioni per la Casa di riposo e la Scuola Materna. Le nuove leggi e disposizioni che regolano queste attività sono profondamente cambiate, si rende necessario pertanto riqualificare sia le strutture che i servizi. Nel 2001 si decide l’ampliamento della Casa di Riposo. Vengono ridefiniti gli spazi raddoppiando quelli esistenti, con l’aumento di stanze, di servizi igienici, di un locale attrezzato per la riabilitazione motoria e una stireria al primo e secondo piano, mentre al piano terra viene adeguatamente ampliata la zona giorno e la sala da pranzo, viene riqualificata l’infermeria con nuovi spazi e attrezzature e vengono rinnovati tutti gli arredamenti . Si è poi provveduto a riqualificare tutti gli spazi esterni con la sistemazione del giardino ora pienamente fruibile. Sono stati messi a norma tutti gli impianti e si è provveduto adottare l’intero edificio di sistema antincendio secondo le norme vigenti.

Nel 2009 un ulteriore ampliamento ha permesso di ammodernare con nuovi locali gli uffici e di creare una stanza per le visite dei parenti agli ospiti. La conseguenza di questa profonda ristrutturazione non è servita solo a rendere la struttura idonea e in regola con le leggi e i regolamenti che la legge prevede per questa particolare attività ma ha permesso di ampliare l’offerta dei servizi.

Nel 2004 è stato aperto “Centro Diurno “ una sorta di asilo per persone anziane; nel 2007 è stata data disponibile una stanza per ricoveri di sollievo, dando la possibilità alle famiglie che accudiscono il loro congiunto al domicilio, di usufruire di brevi periodi di sollievo. La capacità di accoglienza della casa protetta è ad oggi di: 25 ospiti residenziali, 8 posti per diurnisti e un posto di sollievo. Il personale impiegato in struttura, in linea con i parametri dettati dalla convenzione in essere con l’Ufficio Comune del nostro distretto, assommano complessivamente a 27 unità suddivise nelle varie mansioni a queste vanno ad assommarsi 9 unità impiegate nella Scuola Materna.

Per quanto riguarda la Scuola Materna la ristrutturazione non è stata di portata inferiore. I lavori sono iniziati nel 2003, l’impresa era ardua in quanto si doveva intervenire per riqualificare il fabbricato tenendo presenti le norme anti sismiche. I lavori sono iniziati con la costruzione di un grande basamento interrato idoneo a sostenere una struttura anti sismica, è stata poi la volta del rifacimento integrale del tetto e dei piani con travi di ferro collegate tra loro al basamento in cemento armato. Successivamente è stato costruito un fabbricato adiacente all’esistente per il nuovo ingresso e le nuove scale per accedere ai piani. E’ stata poi completata la ristrutturazione con l’ascensore e il rifacimento della Cappella dedicata a Sette Santi Fondatori del Ordine dei Servi di Maria.

Infine è stato rinnovato tutto l’arredamento con le più moderne soluzioni sotto il profilo funzionale e didattico. Questo grande lavoro che ha visto in questi anni impegnato il Coccapani non si sarebbe potuto realizzare senza la collaborazione dell’Amministrazione Comunale che, nello spirito che ha sempre contraddistinto i rapporti con il Coccapani, non ha mai fatto mancare la sua solidarietà.

Nella narrazione storica del periodo successivo alla prima guerra mondiale, quando già erano passati 11 anni dalla fondazione, si racconta l’interessante redazione dello Statuto.

Il 25 novembre 1922 lo Statuto dell’Ente fu depositato presso il Notaio Luigi Spinelli e nel 1924, con Regio Decreto del 12 ottobre, venne eretto in ente morale: “L’Asilo ha per iscopo di accogliere e custodire, gratuitamente, nei giorni feriali, i bambini poveri di ambo i sessi del Comune di Fiorano Modenese dall’età dai 3 ai 6 anni e di provvedere alla loro educazione fisica e morale intellettuale nei limiti consentiti dalla loro tenera età e secondo le disposizioni seguenti: oltre le preghiere più semplici – 1° Canto e audizione musicale – 2° Disegno spontaneo – 3° Giuochi ginnastici – 4° Facili esercizi di costruzione, di plastica e di altri lavori manuali, giardinaggio e allevamento di animali domestici – 5° Rudimenti delle nozioni di più generale possesso e correzione di pregiudizi e suggestioni popolari. Rimanendo posti disponibili, dopo l’ammissione dei poveri, possono essere ammessi anche bambini non poveri verso il pagamento di una retta da stabilirsi dal Consiglio di Amministrazione”. Non sono tanti i posti dove i poveri hanno la precedenza e dove le differenze di ceto non vengono esaltate, almeno nelle intenzioni: “Nell’Asilo è vietata ogni diversità di trattamento fra i bambini ai quali verrà somministrata una sopra-veste uniforme a meno che i mezzi dell’Istituto non lo consentano”. Anche il pranzo era frutto della beneficenza: “Ai bambini dell’Asilo viene somministrata la refezione quotidiana salvo il caso che i mezzi dell’Istituto non lo consentano”.

E’ di pochi anni successivi l’istituzione del Ricovero: “La famosa difesa del podestà Mario Frigieri contro il tentativo di annessione che Sassuolo, Formigine e Maranello avanzarono nel 1927 contro il comune di Fiorano (poveri illusi!), elencava le diverse realtà aggregative del paese e citava il Coccapani soltanto come asilo. Due anni dopo, con una relazione di febbraio, lo stesso podestà inviò un documento al Segretario Federale Console dr. Testa della federazione modenese del Partito Nazionale Fascista, nella quale, tra l’altro, elencava le opere compiute dall’amministrazione comunale nell’anno VI. Dopo avere citato il fabbricato scolastico di Nirano, la realizzazione dei colombari nel cimitero del capoluogo, la sistemazione del piazzale della stazione, la partecipazione alla costruzione del monumento funerario a Ciro Menotti, scriveva: “Istituzione di una Casa di Riposo per i vecchi ed invalidi”. Mi piace per quest’ultima opera segnalare come tutta la popolazione, e gli stessi operai, abbia con spontaneità ammirevole gareggiato per fornire i mezzi necessari alla esecuzione dei lavori di adattamento della casa per una spesa di circa L. 20.000, e procurato quasi tutto il materiale di arredamento necessario. Ciò ha dimostrato come fosse sentito il bisogno di completare, con questa istituzione, le opere di assistenza che tanto sviluppo hanno in questo Comune”