La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha approvato nei giorni scorsi il Piano regionale di tutela delle acque. Gli obiettivi principali del piano sono raggiungere nel 2008 una buona qualità delle acque superficiali, sotterranee e marine del territorio e diminuire il consumo di acqua per ogni abitante da 170 a 150 litri al giorno.

Il piano è il risultato del confronto con Comuni, Province, organizzazioni economiche, sociali e ambientaliste.

Il piano di tutela delle acque prevede interventi a tutto campo che vanno dal risparmio dell´acqua nei settori civile, agricolo e industriale, al riutilizzo dei reflui; dalla riduzione delle perdite di rete al miglioramento dell’uso dell’acqua nel settore privato tramite l’adozione di tecnologie per il risparmio e il riciclo.
Per quanto riguarda invece le infrastrutture scopo è quello di migliorare l’interconnessione e l´efficienza delle reti distributive, realizzare invasi artificiali sostenibili da un punto di vista ambientale ed economico, incentivare la realizzazione di accumuli aziendali e interaziendali e garantire l’applicazione del deflusso minimo vitale di fiumi e torrenti.

Molti interventi collegati al Piano di tutela delle acque sono già partiti come ad esempio la campagna “Acqua risparmio vitale” avviata quest´anno per promuovere un consumo più attento dell´acqua nelle case grazie a pochi e semplici accorgimenti quotidiani. Sulla stessa linea il progetto “Bagnacavallo” realizzato in collaborazione con Legambiente e che ha permesso di testare il risparmio domestico sulle famiglie di un intero centro storico, alle quali è stato distribuito uno speciale “kit” composto da apparecchi frangigetto e riduttori di flusso.
In campo agricolo invece sono partiti due progetti, in collaborazione con l’Unione regionale delle Bonifiche: il primo riguarda il riutilizzo delle acque in uscita dal depuratore di Mancatale in provincia di Reggio Emilia a scopo irriguo durante l’estate e per altri uso quali il lavaggio delle strade durante l’inverno, il secondo è la realizzazione di un “Piano di conservazione della risorsa idrica” a livello consortile.

L’Emilia-Romagna presenta già oggi uno dei più estesi ed efficienti sistemi fognario-depurativi d’Italia. Tuttavia per adeguarlo ai più avanzati standard europei, il Programma per il risanamento delle acque prevede oltre 800 interventi su tutto il territorio regionale per un investimento complessivo di 980 milioni di euro.
Gli interventi più urgenti sono già stati attivati e ammontano a 162 milioni di euro, di cui circa 130 milioni provenienti da fondi regionali.

Infine è già stato finanziato un progetto che prevede l’erogazione di incentivi per la rottamazione dei vecchi impianti di irrigazione, molto dispendiosi dal punto di vista dei consumi d’acqua e la loro sostituzione con sistemi più moderni ed efficienti.
Le risorse a disposizione per il biennio 2002-2004 sono comprese tra i 12 e i 14 milioni di euro.