Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia sarà la sede d’Ateneo di Reggio Emilia ad ospitare la suggestiva cerimonia di inaugurazione dell’836esimo Anno Accademico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
L’appuntamento per la numerosa comunità accademica modenese-reggiana e per le tante autorità che hanno assicurato la propria presenza sarà lunedì 21 novembre alle ore 11.00 nella Aula Magna “P. Manodori” del Complesso universitario Zucchi (Viale Allegri 9).
“E’ questa l’occasione, dopo la recente approvazione del nuovo Statuto e la sottoscrizione dell’accordo quinquennale di programma con gli enti reggiani – spiega il Rettore, prof. Aldo Tomasi – per impegnarci in scelte organizzative che non siano di mero adempimento del dettato di legge, ma che diano inizio ad un riflessione di ampio respiro sull’identità dell’Ateneo e sulle sue missioni formative e di ricerca”.
Come consuetudine il programma della giornata si aprirà alle ore 11.15 con l’ingresso del Corteo Accademico accompagnato del Coro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, cui seguirà alle ore 11.30 il saluto rivolto ai presenti dal Rettore prof. Aldo Tomasi con una relazione sullo stato dell’Ateneo e l’indicazione degli obiettivi che si intendono perseguire per radicare sul territorio la presenza di questa secolare istituzione, rappresentata oggi da una valida offerta formativa di 80 corsi di laurea, scuole di specializzazione, scuole di dottorato e master che riescono a catalizzare l’interesse di quasi 21.000 studenti e dalla attività prestata da un corpo di 838 docenti e 695 figure tecnico-amministrative.
Successivamente saranno accolti gli interventi del Presidente del Consiglio degli studenti Giuseppe Bagli e del Presidente del Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo Giuseppe Gatti, mentre alle ore 12.20 il prof. Mauro Dell’Amico della Facoltà di ingegneria di Reggio Emilia pronuncerà la lectio magistralis, che quest’anno si soffermerà su una riflessione riguardante una tema cruciale per l’università, ovvero “Finanziare la ricerca oggi: il ruolo dell’Europa, il ruolo del territorio”.
Prima delle con conclusioni alle 12.50 sarà lo stesso Rettore Aldo Tomasi a procedere alla consegna dei diplomi di “Professore Emerito” assegnati dal MIUR ai docenti che si sono maggiormente distinti, alla consegna del Premio di studio intitolato alla memoria del prof. Giuseppe Cortesi e degli attestati attributi ai giovani laureati e ricercatori vincitori nel 2011 di premi nazionali o internazionali e di quelli attribuiti al personale cessato dal servizio con più di 25 anni di anzianità.