Legacoop Reggio Emilia ha organizzato ieri un convegno sul Decreto legislativo 231. Sono trascorsi dieci anni dall’entrata in vigore di questa norma sulla disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, che ha introdotto nel nostro ordinamento la possibilità che le società e gli enti possano essere direttamente chiamati a rispondere dei reati commessi nel loro interesse da dirigenti, dipendenti, collaboratori.
“Si tratta di una norma importantissima – spiega Marco Pecorari, responsabile del Servizio ambiente, sicurezza, privacy e Dlgs 231 di Legacoop – E’ per questo che Legacoop ha sempre svolto una azione concreta per la sua conoscenza e la sua applicazione.”
L’iniziativa di ieri ha visto come relatore Giulio Garuti, ordinario di Procedura penale presso l’Università di Modena e Reggio, uno dei massimi esperti italiani in materia. Il convegno è servito per ripuntualizzare tutti gli aspetti della norma, anche in relazione all’estensione della responsabilità penale delle aziende ad altri reati come quelli in materia societaria, di riciclaggio, di finanziamento al terrorismo, di sicurezza sul lavoro e da ultimo ambientali. Da tempo la giurisprudenza evidenzia l’importanza di questa norma, chiamando in giudizio le aziende.
“La 231 – aggiunge Pecorari – è una norma che se gestita correttamente permette all’azienda di formalizzare giuridicamente la propria organizzazione nella prevenzione dei reati. Le imprese infatti si possono tutelare adottando opportuni modelli organizzativi previsti dallo stesso Decreto 231: modelli che, oltre ad essere previsti dalla norma, spingono anche le imprese a ripensare la propria organizzazione e le procedure interne, istituzionalizzate nel Codice etico”.