Il Primo Tricolore, nato a Reggio Emilia è stato protagonista nei giorni scorsi, a Palazzo Binelli a Carrara, del Festival Con-Vivere, diretto dal prof. Remo Bodei e dedicato quest’anno ai 150 anni dell’Unità d’Italia con un vasto programma di eventi di carattere politico, sociale, culturale, patriottico e musicale.

Nell’ambito delle iniziative Otello Montanari, presidente dell’Associazione Nazionale “Comitato Primo Tricolore”, accompagnato da Giuseppe Ferrari, segretario dell’Associazione, e Gianni Borghi, presidente della Fondazione Pietro Manodori, è stato invitato ad intervenire ufficialmente all’inaugurazione della mostra “Speranza, fede e passione. Il Tricolore prima dell’Unità”.

Montanari e Ferrari hanno donato una copia del Primo Tricolore alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, prestigioso ente di una città e di un territorio che ai tempi della Repubblica Cispadana concorse con quattro deputati, insieme agli altri di Reggio, Bologna, Ferrara e Modena, al rinnovamento democratico della nostra storia. Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore alle Politiche culturali del Comune di Carrara, Giovanna Bernardini, e il presidente di Ucid Reggio Emilia, Romano Fieni.

Parole di gratitudine alla città di Reggio Emilia e all’Associazione Nazionale “Comitato Primo Tricolore” per l’importante attività svolta a salvaguardia e tutela del patrimonio storico e culturale sull’Unità d’Italia sono state espresse dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, avv. Alberto Pincione, che ha introdotto così l’intervento di Otello Montanari, il quale, in una lezione magistrale, ha ripercorso il cammino storico del paese verso l’Unità d’Italia attraverso un accorato ricordo dei tanti cittadini carraresi che nel corso dei secoli si distinsero quali valorosi patrioti, tra cui lo statista, economista e ministro degli interni Pellegrino Luigi Edoardo Rossi, morto assassinato nel 1848.

La mostra “Speranza, fede e passione” ripercorre la storia del Tricolore attraverso un racconto illustrato da immagini, documenti e filmati e l’esposizione di alcune bandiere, fra le quali il Tricolore del 1848 la bandiera detta “dello Sgarallino” cucita dalle donne di Reggio Emilia, che sarà successivamente portata dai volontari studenti del Battaglione Toscano a Curtatone e Montanara, sottratta dagli austriaci e riconquistata dal livornese Andrea Sgarallino, per questo eroico gesto decorato con la Medaglia d’argento al Valor Militare.

Tuttora proprietà degli eredi la bandiera, che partecipò anche alla spedizione dei Mille, è stata restaurata per l’occasione e verrà esposta insieme alla copia del primo Tricolore di Reggio Emilia e ad altri Tricolori risorgimentali.

Palazzo Binelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio presieduta dall’avv. Alberto Pincione, attualmente ospita anche la mostra “D’aprés Canova. L’800 a Carrara. L’Accademia e i suoi maestri”, recentemente inaugurata dopo i qualificati lavori di ristrutturazione e restauro ad opera dell’azienda cooperativa reggiana Cattolica Costruzioni.

Al termine delle iniziative legate al festival, la copia del Primo Tricolore rimarrà esposta a Palazzo Binelli in modo permanente.