180 persone hanno gremito questa mattina, sabato 24 settembre, il Salone d’onore della Rocca dei Boiardo a Scandiano per ascoltare l’intervento della docente Elisabetta Gualmini, dal titolo “Mamma Tigre o Mamma Pecora?”, condotto dall’Assessore alla Persona del Comune di Scandiano Alberto Pighini e che ha visto come discussant Ruggiero Lamantea, psicologo e psicoterapeuta del Dipartimento salute mentale Distretto Sanitario di Scandiano.
C’erano insegnanti, operatrici sanitarie, educatrici ma c’erano soprattutto loro, le mamme, a riflettere sull’interpretazione che la prof. Gualmini ha ricavato dal famoso libro di Amy Chua “Il ruggito della mamma tigre”. E l’analisi – a tratti fortemente ironica e autoironica – è impietosa verso le mamme pecore italiane, o meglio nei confronti della sottocategoria “mamme pop” emiliane. Chiosa Gualmini: “Siamo convinte che i nostri bambini abbiano tutti delle doti straordinarie, che debbano dar sfogo a tutta la loro creatività in piena autonomia, lasciandoli liberi di scegliere e di giocare il più possibile, perché poi la vita è dura (ancora di più, se continui a giocare per sempre). Mamme coccodrillo che piangono lacrime vere non tanto per la mostruosità di quei tre segni sghembi fatti da tuo figlio in quello che l’educata maestra chiama disegno, ma perché lo trovano genuinamente meraviglioso. Mamme trash che con passo da bersagliere fanno cadere a terra come birilli nonni e bambini pur di accaparrarsi un posto in prima fila per vedere il saggio di chitarra delle proprie creature…” e via di seguito.
Il dibattito che ne è scaturito è stato interessante, soprattutto alla luce delle regole che la Mamma Tigre impone ai propri figli ma in primi a se stessa: mai andare a dormire dalle amiche, mai trascorrere pomeriggi in casa di altri rubando tempo ai compiti, mai partecipare a spettacoli scolastici, mai avvicinarsi alla TV e ai videogiochi, mai prendere voti inferiori al massimo, mai scegliere uno strumento diverso dal violino e dal pianoforte. E’ chiaro che il modello non si sposa a quello italiano e in genere occidentale e che secondo la Chua genera bambini e adolescenti “rammolliti”. In molte si sono dichiarate non d’accordo con questo metodo dal sapore tatcheriano, sebbene le provocazioni lanciate al pubblico da Gualmini e sottolineate da Lamantea abbiano fatto scaturire varie riflessioni, anche nei confronti del troppo permissivismo.
” E’ stata una mattinata interessante e piena di spunti riflessivi – ha detto l’Assessore Pighini – in particolare fa piacere il grande interesse che ha suscitato il tema dell’educazione genitoriale, come testimonia la numerosa presenza di pubblico. La partnership tra Comune e Distretto sanitario di Scandiano che prosegue tutto l’anno, ma culmina in questo consueto appuntamento di settembre, continua a dare ottimi risultati. Un grazie particolare alla prof. Gualmini che con la sua ironia ha saputo lanciare messaggi intelligenti al pubblico, catalizzando l’attenzione di tutti i presenti”.