“Con delibera consiglio comunale nell’approvazione bilancio previsione 2011 è stato deciso un aggiornamento medio del 5% su tutti i servizi a domanda individuale ( mensa, trasporti, pre e post scuola) in quanto le tariffe fino allo scorso esercizio finanziario erano ferme da alcuni anni”.

L’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sassuolo Antonio Orienti risponde in questo modo alla nota del Pd riguardo le rette delle mense scolastiche.

“E’ vero – prosegue Orienti – che la tariffa massima per ciascun buono pasto è di 6€ (per la precisione 5,99€) ma è anche vero che lo stesso buono pasto ha una gamma assai differenziata di costi a partire dalla quota di € 3,05, a crescere sia con il reddito che in base all’ISEE (cioè l’indicatore di situazione economica equivalente); nello scorso anno scolastico hanno pagato la tariffa massima il 55% dei 1900 iscritti alla mensa scolastica, che copre il servizio fino alla scuola primaria (ex elementare) compresa.

Quindi è quantomeno inesatto affermare che tutte le famiglie sono gravate da questo onere oggettivamente abbastanza elevato – commenta l’Assessore alla Pubblica Istruzione – è anche vero però, che è prevista tutta una serie di agevolazioni per le situazioni di maggiori difficoltà e che la tariffa massima viene applicata solo a partire dal valore ISEE superiore a 30.000,00€ che corrisponde ad un reddito lordo medio alto per nucleo famigliare, non quindi alle fasce di reddito in difficoltà economica (situazioni di disoccupazione o cassa integrazione, mobilità, lavoratori autonomi che hanno cessato l’attività o hanno subito una consistente riduzione del fatturato).

Occorre ulteriormente precisare – aggiunge – che nelle tariffe massime sono comprese alcune centinaia di alunni non residenti a Sassuolo che usufruiscono del servizio mensa e per i quali non è prevista alcuna agevolazione, quindi la percentuale di utenti che pagano la retta massima tra i residenti si abbassa ulteriormente. E’ prevista per tutti i servizi, anche, una riduzione in caso di più figli della stessa famiglia che usufruiscano dello stesso servizio, fino alla concorrenza con la tariffa minima. Quanto alle tariffe degli altri comuni – conclude l’Assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Sassuolo Antonio Orienti – è in quasi tutti prevista una tassa d’iscrizione, non inferiore ai 50 €, quindi i dati riportati ed i confronti relativi non sono assolutamente pertinenti, perché non c’è omogeneità nelle modalità applicative dei pagamenti dei servizi a domanda individuale.

Le dichiarazioni del consigliere Morini mi paiono francamente demagogiche, perché è vero che le tariffe non sempre sono come le si vorrebbe, ma è anche vero che chi è realmente in difficoltà economica ha tutti i modi per certificarlo e, quindi, per accedere alle agevolazioni che sono puntualmente previste. Mi sembra anche che il “cadere dalle nuvole” dopo l’inizio dell’anno scolastico non sia troppo tempestivo, perché tutti i cittadini sin dal dicembre 2010 erano informati dell’adeguamento delle tariffe e tutti coloro che hanno compilato i moduli di iscrizione ai servizi a domanda individuale hanno avuto sott’occhio le tariffe fin dal maggio scorso”.