La Cgil di Modena esprime sostegno e condivisione delle ragioni della protesta dell’Anci di domani 15 settembre, che coinvolgerà tutti i Comuni modenesi e italiani, contro una manovra inaccettabile, profondamente ingiusta, che amplierà le già profonde disuguaglianze del nostro Paese, disuguaglianze che sono una delle ragioni della crisi che stiamo attraversando.

Anche la Cgil, con lo sciopero generale del 6 settembre (e con le future iniziative di mobilitazione che metterà in campo), ha denunciato l’insostenibilità dei nuovi tagli alle Autonomie Locali che causeranno una tragica contrazione delle prestazioni pubbliche sul territorio.

La morsa, costituita da un lato dai tagli e dall’altro dall’incremento inaudito dei saldi del patto di stabilità, si scaricherà soprattutto su lavoratori e pensionati, mettendo in discussione l’erogazione di servizi essenziali col paradosso che si pensa sia ancora possibile l’aumento delle tariffe e della fiscalità locale.

Altro effetto devastante sarà il crollo degli investimenti pubblici nel territorio, già sensibilmente contratti in questi ultimi 3 anni, provocando effetti recessivi sull’economia locale, sull’occupazione e sulle liquidità per le imprese. Inaccettabile inoltre è la reintroduzione di misure, cancellate dai recenti referendum, volte alla privatizzazione forzata delle aziende pubbliche.

La Cgil di Modena, nel condividere le ragioni della mobilitazione di domani dei Sindaci italiani volta a ottenere una profonda modifica dei contenuti della manovra, ringrazia i tanti sindaci e amministratori della nostra provincia che hanno aderito e/o condiviso le ragioni dello sciopero generale del 6 settembre.

Stesso ringraziamento va ai rappresentanti delle associazioni modenesi che hanno aderito numerosi allo sciopero del 6 settembre condividendo la critica e la denuncia della Cgil che la ricetta per uscire dalla crisi non può essere quella dei tagli alle politiche sociali o la cancellazione dei diritti di cittadinanza, o la privatizzazione di servizi sociali indispensabili. Inoltre è altamente probabile che le manovre estive non saranno sufficienti e che ci troveremo di fronte a nuove proposte di tagli centrati ancora una volta sulla riduzione dei diritti di lavoratori e pensionati.

Fra alcune settimane inizierà il confronto sul bilancio della Regione e dei Comuni per il 2012 e in quelli sedi si renderanno palesi gli effetti delle scelte messe in campo da questo Governo che ha scaricato il peso delle manovre principalmente sul livello territoriale più vicino al cittadino. Effetti che si riveleranno ancor più seri in un territorio come il nostro, dove anni di conquiste, impegno e scelte fondate sull’equità e la volontà della comunità di prendersi cura dei più fragili, rischiano di essere messi profondamente in discussione da scelte determinate prima che dalla necessità economica da una cultura non basata sui diritti e sulla partecipazione democratica, ma sulla carità.

La Cgil continuerà la sua battaglia per una diversa politica economica insieme a tutti i soggetti interessati, sindaci, associazioni, cittadini, forze politiche interessate a dare una svolta positiva al Paese e al suo futuro.

(Segreteria Cgil Modena)