Sciopero di 8 ore venerdì 16 settembre nel sito di Campogalliano della multinazionale Coca Cola HBC Italia, proclamato dal sindacato dell’industria alimentare Flai/Cgil Modena congiuntamente alla Rsu Flai, per mancanza di rispetto di corrette relazioni sindacali e contro l’imposizione unilaterale di sistemi organizzativi.

Lo sciopero, che si inserisce nello stato di agitazione proclamato a inizio agosto, interessa i circa 300 addetti del sito modenese, e si svolge in contemporanea con analoghe azioni di lotta in altri siti italiani. Previsto in mattinata anche un presidio di lavoratori davanti ai cancelli aziendali (viale Italia – Campogalliano).

La Flai/Cgil e la Rsu Flai ritengono grave che sinora ci sia stata una totale mancanza di risposte da parte della direzione di Coca Cola sulle problematiche da tempo evidenziate, non da ultimo sull’introduzione unilaterale della “nuova reperibilità” dei tecnici esterni, mai discussa e mai concordata in sede di coordinamento sindacale.

Rimane la non volontà di Coca Cola di non applicare gli accordi sottoscritti per i dipendenti del settore commerciale, la non applicazione dell’accordo sull’orario di lavoro (recupero della Rol a livello giornaliero, settimanale o mensile), mancanza di riconoscimenti professionali, continuo aumento dei carichi di lavoro con metodi poco chiari di incentivazione.

Per i dipendenti del settore commerciale Coca Cola, dopo l’introduzione unilaterale non concordata del sistema di flessibilità orario “Good Morning Meeting”, si sta introducendo anche il sistema “Maximizing Performance” – anche questo in aperta e palese violazione di qualsiasi norma di legge e di contrattazione – che introduce un meccanismo che in caso di mancato conseguimento di obbiettivi aziendali fa scattare il licenziamento.

Su tutti questi punti Coca Cola preferisce non rispondere alle richieste sindacali, non accettando il confronto e continuando ad applicare tali provvedimenti in modo unilaterale.

(Rsu Flai/Cgil Coca Cola Campogalliano – Flai/Cgil Modena)