Con una partecipata cerimonia che si è svolta in due momenti, al Palazzo Ducale ed in Piazza Garibaldi, il Sindaco Luca Caselli, insieme all’ex partigiano soprannominato ‘Balilla’, Romano Levoni, hanno ricordato questa mattina le figure e le gesta del generale dell’esercito Ugo Ferrero e del comandante partigiano Giovanni Rossi.
Dopo la deposizione di una corona presso la lapide posta nel vestibolo d’ingresso del Palazzo Ducale di Sassuolo, dedicata al Generale Ugo Ferrero, deportato in campo di concentramento e ucciso durante una marcia di trasferimento, il Sindaco, insieme alle autorità civili e militari, si sono spostate in Piazza Garibaldi. Qui, alla presenza dei Gonfaloni del Comune di Sassuolo, delle rappresentanze delle Associazioni d’Arma, Partigiane e Combattenti e dei Volontari per la sicurezza, è stata deposta una seconda corona, alla memoria del sassolese Giovanni Rossi.
“Oggi ricordiamo uomini che in quei difficili momenti hanno avuto il coraggio e la forza di fare la scelta giusta – ha affermato il Sindaco Luca Caselli. Abbiamo voluto scegliere una data, quella del primo sabato a ridosso del 9 Settembre, che segna il 68mo anniversario della battaglia del Palazzo Ducale che in quei giorni del 1943, dopo l’otto settembre, vide proprio da Sassuolo e dal coraggio del Generale dell’Esercito Ugo Ferrero, a capo della guarnigione che era di stanza proprio nel Palazzo, l’originarsi della Resistenza nella intera provincia di Modena”.
A rievocare e a raccontare i fatti che sessantotto anni fa attraversarono Sassuolo, con una testimonianza appassionata e toccante, l’ex partigiano Romano Levoni, soprannominato Balilla, da anni impegnato a ricordare la figura e le gesta di Giovanni Rossi, comandante partigiano eliminato, a tradimento, da altri elementi delle formazioni partigiane, nei primi mesi del 1944. A lui, il Comune di Sassuolo ha dedicato, lo scorso anno, uno specifico opuscolo con i testi dello stesso Levoni e dello storico Giovanni Fantozzi.
Dal palco di Piazza Garibaldi il Sindaco Caselli ha ringraziato l’Accademia Militare di Modena, rappresentata nell’occasione dal Tenente Colonnello Gasparini, per il fondamentale ruolo di presenza e di presidio esercitato negli anni a Sassuolo e al Palazzo Ducale, a garanzia della conservazione e della fruibilità del Palazzo stesso.