“Sono rimasta stupita nel leggere le affermazioni di Pietro Bertolasi, ex presidente dell’Osservatorio sul termovalorizzatore e rappresentante del Comitato Teleriscaldamento del Villaggio Giardino, sulla terza linea. Bertolasi, nella sua duplice veste, sembrava aver ben compreso la necessità di due linee per poter realizzare proprio il progetto del Teleriscaldamento, il più importante dal punto di vista energetico e di risparmio CO2 per la nostra città.
Durante gli incontri in cui erano ben spiegate le motivazioni alla base della scelta Bertolasi non ha mai esternato queste sue considerazioni.
Innanzitutto, nel Piano provinciale di gestione dei rifiuti, seguendo le indicazioni europee, si è decisa la progressiva dismissione delle discariche in provincia, dopo la chiusura di via Caruso, in cui attualmente sono conferiti circa il 17% dei rifiuti prodotti e non differenziati. Le discariche occupano e inquinano suolo e sottosuolo mettendo a rischio le falde acquifere.
In Europa, il ricorso ai termovalorizzatori al posto delle discariche è considerato una buona pratica ambientale per la produzione di energia dalla combustione dei rifiuti e la conseguente riduzione delle emissioni ed è sempre affiancata a una buona differenziata.
Il progetto del Teleriscaldamento, che partirà dall’area Ex Mercato bestiame e a regime coinvolgerà oltre 9 mila famiglie, permetterà alla città di emettere di circa 80mila tonnellate in meno di CO2.
È, infatti, evidente che se chiediamo alle famiglie di rinunciare alla caldaia personale per riscaldarsi con il calore prodotto dai rifiuti dobbiamo garantire l’assoluta continuità di servizio anche nei momenti di fermo impianto, cosa possibile solo con il funzionamento di due linee, provvedimento approvato fin dall’Autorizzazione Integrata Ambientale 2007, dunque durante il suo mandato.
A questo è necessario aggiungere che la provincia Modena ha una produzione molto elevata di rifiuti, quasi 700 kg per abitante contro i circa 550 kg di quella di Bologna con cui Bertolasi fa il confronto.
Per quanto riguarda la questione delle emissioni: sono monitorate costantemente e sono molto al di sotto dei limiti previsti dalla legge. Pietro Bertolasi per anni ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Osservatorio sul Termovalorizzatore confrontandosi nelle giuste sedi sugli argomenti che ora mette in discussione nelle sue dichiarazioni e che a suo tempo aveva condiviso. Come mai solo adesso questa lettera inviata al Sindaco e ai media?Lo invito a tornare a confrontarsi su dati veri.”