A Scandiano, nel Cortile della Rocca del Boiardo (ingresso 15 Euro) giovedì 14 luglio si presenta la formazione Tea for Three che unisce jazzisti d’eccezione provenienti dagli Stati Uniti (Dave Douglas alla tromba, Uri Caine al pianoforte, Clarence Penn alla batteria), dall’Italia (Enrico Rava alla tromba), da Israele (Avishai Cohen alla tromba) e dall’Australia (Linda Oh, anche se è nata in Malesia, al contrabbasso). Il nome della formazione gioca sul titolo della celebre canzone Tea For Two di Vincent Youmans e three sta ad indicare il numero delle trombe che formano la front line: tre solisti fra i più grandi oggi in attività, ognuno con le sue proprie peculiarità stilistiche. La musica originale scritta da Douglas appositamente per questo progetto si mescola ai grandi pezzi classici rivisitati, per dare vita a un jazz moderno, lirico, coinvolgente ed emozionante.

Dave Douglas, compositore, strumentista, educatore e organizzatore cresciuto nell’area metropolitana di New York è riconosciuto oggi da pubblico e critica come uno dei più importanti e originali musicisti ad emergere dalla scena musicale jazz e sperimentale degli ultimi decenni. Dal 1993 ha registrato e pubblicato 21 dischi di sua musica ed è apparso in oltre cento album. Le sue prime influenze sono Igor Stravinsky, John Coltrane e Stevie Wonder. Dai primi anni ’80 suona a New York con gruppi jazz, funk e di musica sperimentale. Alla fine degli anni ’80 è in tour con artisti come Horace Silver, Vincent Herring, Tim Berne, Don Byron, Dr. Nerve, Bread e Puppet Theater. Nel marzo 2003 ha festeggiato quaranta anni con una retrospettiva della sua musica con oltre dieci differenti formazioni. Tra le band più importanti il Tiny Bell Trio, gruppo pionieristico nel miscelare jazz e musica balcanica, il quartetto Acoustic Masada di Zorn, il Dave Douglas Sextet, il gruppo Parallel Worlds, l’ensemble Charms of The Night Sky, il Dave Douglas Quartet. Le sue collaborazioni annoverano tutti i principali artisti della scena contemporanea.

Enrico Rava, da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Ha effettuato tour e concerti in tutto il mondo ed è stato più volte votato miglior musicista nel referendum annuale della rivista “Musica Jazz”. Nominato “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura Francese, nel 2002 ha anche ricevuto il prestigioso “Jazzpar Prize” a Copenhagen. Negli ultimi tre anni è comparso al 4 ° posto del referendum della rivista americana Down Beat, nella sezione riservata ai trombettisti, alla spalle di Dave Douglas, Wynton Marsalis e Roy Hargrove. Nel 2007 ha pubblicato per la ECM “ The Words and the Days” in quintetto e “The Third Man” in duo con Stefano Bollani. Agli inizi del 2009 esce “New York Days” inciso a New York con Stefano Bollani, Paul Motian, Larry Grenadier e Mark Turner. Per Musica per Roma ha fondato il PMJL – Parco della Musica Jazz Lab, con il quale si è esibito in decine di concerti applauditissimi. Avishai Cohen è delle figure di spicco del jazz internazionale e uno dei musicisti più ricercati della sua generazione. Con radici nel bebop e nel post –bop, Avishai ricerca sempre direzioni nuove del jazz come improvvisatore, compositore e bandleader. Originario di Tel Aviv, inizia a suonare all’età di dieci anni. Gira il mondo con la Young Israeli Philharmonic Orchestra e prosegue gli studi nel campo jazz al Berklee College of Music di Boston. Avishai entra a far parte della scena dello Smalls, lo storico jazz club di New York, insieme al pianista Jason Lindner, al contrabbassista Omer Avital e alla cantante Claudia Acuña. La sua concezione musicale cresce in un ambiente dove coabitano swing, funky, ritmi mediorientali, ritmi latini, forme musicali complesse e improvvisazione libera. La sua musica è nello stesso tempo suggestiva e gioiosa, piena di groove e di atmosfera, caratterizzata dalla profondità compositiva e di una profonda influenza della world music. Avishai suona la tromba spesso utilizzando l’elettronica con effetti che vanno dal sognante al distorto. Il jazz di Uri Caine è particolare: una miscela di musica ebraica, classica ed elettronica supportate da un’inventiva che rende questo ibrido musicale stimolante e innovativo. Cresciuto in una famiglia di intellettuali ed educato alla musica, studia con il pianista francese Bernard Pfeiffer. Questi gli insegna pianoforte e composizione, ma anche come smontare un brano jazz e rimontarlo in altri mille modi possibili. Suona nel jazz club di Filadelfia e continua a studiare musica all’università. Nel 1992 incide il suo primo disco Sphere Music con il clarinettista Don Byron: l’album rispecchia a pieno quelle che sono le influenza dei due: dal jazz alla classica passando per la klezmer. Gli album che seguono sono un conseguente sviluppo delle sue sperimentazioni postmoderne. Alla fine degli anni novanta la critica internazionale comincia ad apprezzarlo e una grossa mano gli viene dal lavoro che svolge come pianista nel gruppo del trombettista Dave Douglas. Nel recente Live at the Village Vanguard lo si coglie nel pieno della maturità musicale: fermo, equilibrato, essenziale. Nel 2007 è direttore artistico di Bergamo Jazz. Il 29 marzo 2011, uscirà il progetto postumo, di Giuni Russo, A casa di Ida Rubinstein 2011, un cofanetto contenente un CD e un DVD, distribuito dalla Edel, contenente samples dei brani A mezzanotte e Nell’orror di notte scura feat. Uri Caine, e altri brani, sempre da A casa di Ida Rubinstein (1988), con altri artisti come Franco Battiato, Brian Auger e Paolo Fresu. Il DVD, contiene un “Official Bootleg Video” del concerto, tenuto da Giuni Russo, al “Teatro Manzoni di Monza” il 10 luglio 1991. Linda Oh nata in Malesia e cresciuta in Australia attualmente vive a New York dove suona, compone ed insegna. Linda è stata protagonista di numerose performance al fianco di musicisti del calibro di Kenny Barron, Steve Wilson, Slide Hampton, TS Monk and Charles Tolliver solo per nominarle alcuni. Ha ricevuto molti riconoscimeti come il premio ASCAP Young Jazz Composer nel 2008, si è piazzata al secondo posto al BASS2010 Competition, ha avuto una mensione speciale nel 2009 al Thelonious Monk Bass Competition ed infine è stata nominata miglior artista del 2010 al Bell Award for Young Australian Artist. Il suo esordio in trio “Entry” con Obed Calvaire alla batteria e Ambrose Akinmusire alla tromba ha attirato le attenzioni della critica e attulmente sta lavorando ad un nuovo album in quartetto con ospiti speciali che uscirà alla fine del 2011. Linda ha dimostrato la sua versatilità di compositrice scrivendo musica sia per piccoli che grandi gruppi e anche per alcuni film. Nel suo ultimo progetto collabora con Steve Wilson and the Sirius String Quartet. Clarence Penn, nativo di Detroit, è uno strumentista virtuoso, affermatosi in tutto il mondo per le eccezionali doti creative. Allievo di un leggendario batterista come Alan Dawson, ha studiato alla Virginia Commonwealth University, collaborando poi con Ellis e Wynton Marsalis. Velocemente impostosi come uno dei migliori solisti e accompagnatori della sua generazione, ha collaborato e/o inciso con una molteplicità di artisti, fra i quali Gato Barbieri, Richard Galliano, Betty Carter, David Sanchez, Slide Hampton, Freddie Hubbard, Kenny Barron, Makoto Ozone, Kevin Mahogany, Jacky Terrasson, Roberta Flack, Dizzy Gillespie, Dianne Reeves, Cyrus Chestnut,StephenScott,StepsAhead,MikeStern.

Il Festival Mundus presenta dal 6 luglio al 15 agosto, 26 concerti, la maggior parte dei quali gratuiti, con musicisti provenienti da diverse regioni d’Italia e da Albania, Argentina, Australia, Brasile, Germania, Gran Bretagna, Iran, Irlanda, Islanda, Mali, Palestina, Romania, Senegal e Stati Uniti.

Gli enti organizzatori sono: Ater-Associazione Teatrale Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna e tutti i Comuni che ospitano gli eventi.