Il Presidente del Consiglio provinciale Stefano Caliandro ha aperto la seduta di questo pomeriggio ricordando la Giornata mondiale del rifugiato che si celebra oggi. “Lo spirito della dichiarazione del 1951 – ha detto Caliandro – era di tutelare tutti coloro che erano perseguitati nel mondo. La nostra memoria non può però fermarsi al ’51 ma deve andare anche all’articolo 10 della Costituzione italiana (…Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.) e alla legge 5 del 2004 della Regione Emilia-Romagna che ambisce a costruire una società aperta al dialogo sociale e allo scambio culturale. All’interno di questa giornata – ha proseguito Caliandro – è necessario porsi degli obiettivi, in particolare far sì che non esistano più esiliati, dobbiamo quindi augurarci che non sia più necessaria questa giornata celebrativa perché vorrà dire che questi obiettivi saranno stati raggiunti”.
Il presidente del Consiglio ha concluso ricordando che attualmente sono 19 i Comuni del territorio impegnati nell’accoglienza di circa 250 persone di cui 160 richiedenti asilo e 90 titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari.