E’ stato tributato ad un giovane ricercatore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il dott. Alfonso Pedone, il Premio internazionale Vincenzo Caglioti che l’Accademia dei Lincei di Roma, tra le massime istituzioni culturali e scientifiche italiane, ha scelto di conferirgli come miglior ricercatore di chimica under trentacinque, quale riconoscimento della sua già notevole attività di ricerca, sia sul fronte teorico che applicativo, relativa all’effetto degli elementi chimici sulla struttura e sulle proprietà dei materiali.

La consegna del premio al dott. Pedone si è svolta giovedì 16 giugno 2011 con una cerimonia durante l’Adunanza Solenne di chiusura dell’Anno Accademico nella sede dell’Istituto a Roma, che si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Gli studi di cui si occupa il dott. Pedone rientrano nell’ambito della chimica dei materiali e si rivolgono in particolare allo sviluppo di metodi di chimica computazionale per lo studio di proprietà strutturali, meccaniche, spettroscopiche e di trasporto di biomateriali.

La chimica computazionale si sta rapidamente diffondendo come uno strumento fondamentale nell’industria di materiali tecnologicamente avanzati perché in grado di predire ed interpretare proprietà strutturali, meccaniche, spettroscopiche e di trasporto (per citarne alcune) consentendo di abbattere i costi sostenuti dalle imprese per l’ottenimento di materiali con le caratteristiche desiderate.

Alfonso Pedone. Classe 1980, avellinese, Alfonso Pedone si è laureato nel 2004, 110 e lode all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, con una tesi dal titolo “Sviluppo di software di simulazione per analizzare proprietà strutturali di vetri inorganici”. Nello stesso anno, grazie ai brillanti risultati negli studi universitari ha ricevuto un premio di laurea bandito dal Rotary Club di Modena. Ha proseguito la sua attività di ricerca presso l’Ateneo emiliano con un dottorato dal titolo ‘Simulazioni computazionali di proprietà chimico fisiche di sistemi inorganici amorfi’ che ha concluso brillantemente nel 2008. Nel 2007 ha vinto il Premio Levi attribuito dalla Società di Chimica Italiana, come miglior giovane ricercatore italiano in chimica.

La sua attività di ricerca è rivolta ad approfondire aspetti della spettroscopia computazionale applicata a molecole organiche, utilizzate sia come fluoro-probes ed incapsulate in matrici inorganiche e spin-probes in campo biologico e biomedico. E’ stato visiting scientist presso l’università di Torino, Napoli “Federico II’ e presso la Alfred University di New York. Nel biennio 2009-2011è risultato vincitore di un contratto di ricerca post-doct ‘Telecom Italia’ presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. E’ coautore di circa 40 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali e 3 capitoli di libro oltre a numerose partecipazioni a convegni nazionali ed internazionali in qualità di relatore.