“In due giorni sono stati cancellati trent’anni di carriera. Sono stato massacrato in tutto e per tutto”: questo lo sfogo di Beppe Signori durante la conferenza stampa in corso a Bologna sulla vicenda del calcioscommesse che lo riguarda.  Signori è apparso turbato e provato dalla vicenda. Durante la conferenza ha respinto ogni accusa a suo carico denunciando una serie di “falsità” apparse sugli organi di stampa in merito alla sua posizione: “Non capisco questo accanimento”.

Su 50 mila intercettazioni telefoniche, io che ero il capo dei capi, non ho una intercettazione telefonica. Cosa facevo, i segnali di fumo? Questo non è mai stato riportato”. Ha aggiunto Signori affermando che nell’inchiesta sul calcio scommesse che lo vede indagato non ci sarebbe nessuna intercettazione telefonica fatta dalle sue utenze.

“Mi chiedo come mai tanto accanimento e massacro su uno che ha fatto un incontro, non ha intercettazioni e sarebbe il capo dei capi – continua Signori – c’è qualcosa che stona, forse a qualcuno faceva comodo”.

“Scommesse illegali non ne faccio, non ne voglio fare” – ha detto l’ex bomber della Nazionale – Forse mi porto dietro una nomea sbagliata, quella di essere uno scommettitore incallito. Mi piace scommettere legalmente, per guardare la partita e viverla con maggiore enfasi. Faccio la sfida del Buondi’, queste sono le mie scommesse; scommesse a portata di tutti. Non faccio cose illecite”.

“Da queste quattro persone non ho mai ricevuto nè dato assegni o soldi in contanti”:  ha detto l’ex bomber a proposito degli aspetti legati alla sua frequentazione con due commercialisti bolognesi ed altre due persone; i quattro erano presenti all’incontro del 15 marzo nal capoluogo felsineo nello studio dei due professionisti, dove – secondo l’accusa – sarebbe avvenuta la ‘proposta illecita’ per truccare alcune partite di calcio”.

“In questo momento penso di allontanarmi da questo mondo del calcio. Avevo firmato due contratti, chiederò che vengano messi da parte”. Signori pensa dunque di accantonare per il momento un contratto che aveva come opinionista sportivo televisivo ed uno come testimonial di un sito svizzero di scommesse. “Non me la sento” – ha aggiunto Signori rispondendo ai cronisti.