E’ andato in auto, ubriaco, in caserma dai carabinieri per chiedere spiegazioni del fatto che al figlio fosse stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza. L’uomo, un operaio reggiano, ha però seguito la sorte del figlio, dato che i militari hanno ritirato anche a lui il permesso di guida e lo hanno denunciato.
L’uomo, operaio di 54 anni residente a Casalgrande, l’altra sera, dopo aver bevuto in eccesso, ha ripensato alla patente ritirata il 5 settembre al figlio di 27 anni. Contrariato, e desideroso di ottenere spiegazioni, si è messo al volante e ha raggiunto la caserma dei carabinieri di Casalgrande. Il suo arrivo è stato preannunciato da un acuto stridio di pneumatici sull’asfalto, che ha fatto subito intuire ai militari che l’uomo era ubriaco. Infatti, quando è sceso dall’auto i carabinieri hanno notato che l’uomo camminava in modo incerto, pronunciava frasi sconnesse e aveva un forte alito vinoso.
Così anche al genitore è stata ritirata la patente ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.
Dal 1995 ad oggi l’operaio era stato trovato ubriaco al volante altre quattro volte. A riprenderlo, in caserma, l’altra sera è dovuta andare la moglie.