Le piante entrano nell’armadietto delle medicine degli italiani ma gli stessi cittadini non lo sanno. E’ l’ignoranza la regina assoluta in materia di fitoterapia tra i consumatori: il 70% non sa cosa sia ma il 16% ha fatto uso di farmaci fitoterapici senza saperlo e tra chi usa rimedi ottenuti con le piante è molto diffuso il fai-da-te (31%) con grossi rischi per la salute. La tisana con il 61%, in testa agli acquisti, distaccati i prodotti cosmetici (37%) e ancora più giù (18%) capsule e compresse.
Questo quanto emerso da un’indagine esclusiva commissionata dal mensile di scienza, natura e stili di vita ‘Modus Vivendi’ alla Swg e pubblicata sul numero di ottobre. L’indagine traccia anche l’identikit dell’appassionato di benessere dalle piante. Ad affidarsi alle cure della medicina alternativa che impiega estratti, tisane, tinture di piante intere per i propri malesseri anche lievi come mal di testa o bruciori di stomaco, sono giovani, per lo più donne con un’istruzione medio-alta soprattutto del Nord.
Il 70% degli intervistati (800 individui su 1.856 contatti rappresentativi dell’universo dei maggiorenni residenti in tutta Italia) confessa apertamente di non sapere cosa sia la fitoterapia, solo un quarto ne da una definizione esatta. A sorpresa invece le risposte sull’uso di questo tipo di farmaci. Solo il 6% dice di averne fatto uso contro il 92% del partito di chi dice di non aver mai utilizzate queste cure ma, una volta spiegato agli intervistati cos’è la fitoterapia, dal 6% si balza al 22%: ciò significa che il 16% usa le piante per curarsi ma non lo sa.
Secondo la ricerca Modus Vivendi-Swg, inoltre, la medicina ufficiale resta in testa in fattore di fiducia con l’86% delle preferenze contro il 10% che si affida alle cure alternative (il 4% non sa rispondere). Nella nicchia del 10%, il 5% indica fiducia nell’omeopatia il 2% a pari merito nella fitoterapia e nell’agopuntura, l’1% nei fiori di Bach. Per il 4% degli intervistati, inoltre la medicina ufficiale da sola non basta ma dovrebbe essere integrata con altri metodi della medicina alternativa mentre per il 42% la medicina ufficiale è l’unica alternativa per curare le malattie. C’è un 6% però secondo il quale i metodi alternativi in futuro prenderanno il posto di quelli ufficiali.
Il 43% di ha utilizzato farmaci fitoterapici, rileva ancora l’ indagine Modus Vivendi-Swg, raramente acquista queste cure quando è ammalato, il 27% talvolta il 14% mai e il 12% rimane fedele alle cure. L’erboristeria resta il tempio della fitoterapia con il 66% delle preferenze tra chi acquista questo tipo di farmaci ma la farmacia si attesta al secondo posto con un buon 43%. La scelta dei farmaci fitorerapici, inoltre, avviene per il 37% su consiglio dell’erborista, il 30% su prescrizione del medico il 23% su consiglio del farmacista. Ma poi – sottolinea l’indagine – c’è il pericoloso mare magnum del fai da te: l’imbeccata arriva dagli amici 15 volte su 100, da libri e riviste (12%). Ma c’è anche un 4% che fa da sè nel senso letterale.
(Fonte:Ansa)