Il giorno 29 aprile 2011, alle ore 18,00 circa, il sig. Quadrini venne contattato telefonicamente alla propria utenza di cellulare -da un numero visibile, ma sconosciuto- da persona che definendosi Massimo di Pescara affermava di essere suo creditore di una certa somma. All’evidente stupore del sig. Quadrini per tale richiesta, lo stesso personaggio, oggi identificato come il sig. Massimo Erodiani, aggiungeva immediatamente e testualmente che se lui non era a conoscenza di questa storia, era stato il sig. Marco Paoloni a metterlo nei casini.

Nonostante tutto il mio cliente non aveva dato grande peso a questa telefonata, ma ricevendo poi ancora in data 01 maggio 2011 ed ancora una volta successivamente, richieste troppo strane di pagamenti mai dovuti, il giorno 08 maggio 2011, dopo aver contattato lo scrivente ed aver immediatamente fissato un incontro, il sig. Quadrini firmava due esposti con i quali si mettevano a conoscenza degli eventi descritti, sia la Procura della Repubblica di Roma che la Procura Federale.

Si ribadisce ancora una volta che il sig. Quadrini non ha mai parlato con il sig. Marco Paoloni in merito a notizie su vittorie o sconfitte di squadre di calcio in genere. Non ha mai saputo chi fosse né tantomeno ha mai parlato al telefono, né con altra modalità (ad es. Skype) con il sig. Massimo Erodiani, fino alla data sopra indicata, ancorché inconsapevole dell’interlocutore.Lo scrivente si augura che tali notizie, anche un po’ troppo abbondanti, possano dare la giusta luce a tutta questa storia che ha visto il sig. Quadrini ingiustamente attaccato dalla stampa, mentre è innegabile come abbia concretamente collaborato alle indagini ed all’accertamento della verità.

Avv. Prof. Giovanni Del Re