Il 1° giugno scorso Gambro ha siglato presso il Ministero dello Sviluppo Economico un accordo con i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali relativamente al piano industriale per il triennio 2011-2013. La firma è avvenuta alla presenza delle Istituzioni che, a livello nazionale, regionale e provinciale, si sono impegnate nella vertenza.

Il piano industriale oggetto dell’accordo identifica direzioni di sviluppo alternative rispetto alle misure di razionalizzazione annunciate da Gambro il 27 gennaio scorso, che prevedevano la cessazione dell’attività produttiva di linee sangue (bloodlines) nello stabilimento di Medolla (MO) e l’esternalizzazione di alcune lavorazioni incluse nel ciclo produttivo delle linee sangue realizzate presso il sito di Medolla.

Tale piano prevede infatti, un incremento dei volumi di produzione per il “Monitor Artis”. Individua inoltre nel “Reparto Cassetta” il focus su cui investire per rendere competitiva la produzione delle cassette Artis; tale reparto sarà mantenuto all’interno dello stabilimento di Medolla e beneficerà di investimenti pari a circa 2 milioni 850 mila Euro nel triennio di riferimento, finalizzati al miglioramento della produttività e della capacità produttiva, anche attraverso lo sviluppo di un layout lean manufacturing.

Infine il piano industriale prevede investimenti in Ricerca & Sviluppo per il triennio pari a circa 2,5 milioni di Euro, nonché l’implementazione di iniziative tese a favorire la reindustrializzazione di alcune parti dello stabilimento.

Lo sviluppo della cassetta per Artis permetterà di poter offrire l’intero panel di terapie a un costo di produzione competitivo rispetto ai concorrenti, pur mantenendo la possibilità di erogare trattamenti innovativi e con altissima qualità e personalizzazione clinica, in un periodo in cui la spesa pubblica sanitaria si va riducendo in tutto il mondo.

Marco Zanasi, Site Manager di Gambro Dasco a Medolla: “Siamo riusciti a individuare una soluzione positiva con un sforzo collaborativo – anche se con momenti di confronto piuttosto serrati tra azienda, sindacati e istituzioni. Questa soluzione prevede investimenti per sviluppo tecnologico e di processo per migliorare la competitività dei costi di produzione, la valorizzazione di un buon numero di maestranze e un impatto sociale limitato. Stiamo inoltre partendo in questi giorni con un progetto pilota sulle cliniche, proprio a cura del nostro centro di Ricerca e Sviluppo. La sfida ora è nelle mani di tutti noi dipendenti Gambro: raggiungere gli ambiziosi obiettivi di produzione non sarà una passeggiata ma abbiamo tutte le carte per giocarci una partita decisiva per la competitività del nostro gruppo”.

Sara Boldrini, direttore Risorse Umane di Gambro Dasco: “Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo ci permettono di rafforzarne i dipartimenti con l’inserimento di diverse figure che arricchiscano ulteriormente il già ampio patrimonio di competenze tecnico-specialistiche. Siamo già a caccia di nuovi talenti: in particolare abbiamo in programma l’inserimento di almeno 10 professionisti tra tecnici e progettisti specialisti di validazione, sviluppo software e del sistema nel suo complesso”.

L’Italia, dove Gambro è presente anche con lo stabilimento di Sondalo in Valtellina (stabilimento specializzato nella produzione di soluzioni, che di recente ha battuto il record di produzione dell’intero gruppo) è anche il primo mercato del gruppo, grazie alla filiale italiana, Gambro Hospal spa, nata dalla recente fusione di Gambro spa e Hospal spa. Gambro è presente in questi giorni – 7/10 giugno – al Corso Internazionale di Nefrologia di Vicenza, uno dei principali appuntamenti nel mondo della dialisi, dove presenta agli operatori del settore le ultime release di Artis e le terapie annesse.